Ven. Mar 29th, 2024

In una lettera le associazioni e i sindaci della fascia Jonica esprimono dubbi e chiedono delucidazioni sui lavori che RFI e Regione Calabria stanno per realizzare sulla tratta ferroviaria jonica. Se non arriveranno risposte si minaccia una mobilitazione, ecco il testo della lettera:

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Al Sig. Presidente

della Regione Calabria

Mario Oliverio

mario.oliverio@regcal.it;

presidente@pec.regione.calabria.it

 

Al Sig. Assessore al TPL

della Regione Calabria

Roberto Musmanno

musmanno@unical.it;

roberto.musmanno@regcal.it;

 

 

Al Sig. Assessore alla Pianificazione dei Trasporti della Regione Calabria

Francesco Russo

francesco.russo@unirc.it;

francesco.russo@regcal.it

 

 Al Sig. Sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria

Giuseppe Falcomatà

sindaco@reggiocal.it;

sindaco@pec.reggiocal.it

sindaco@pec.cittametropolitana.rc.it

                                                                                                              p.c. Ministro Infrastrutture e Trasporti  

Alla c.a. Ministro Infrastrutture e Trasporti  Graziano Delrio

Piazzale di Porta Pia, 1, 00198 Roma

segreteria.ministro@pec.mit.gov.it                                                                                                                                                                      

 

 

Reggio Calabria, il 15 Giugno 2017

 

Premesso che:

 

  • In data 10 maggio 2017 è stato presentato in Conferenza stampa presso la Cittadella regionale dal Presidente della Regione Oliverio, dal Ministro dei Trasporti Delrio e dal Direttore Generale RFI, un protocollo d’intesa per potenziare e velocizzare i collegamenti ferroviari sulla linea ionica calabrese, con un investimento di circa 500 milioni di Euro;
  • Tra i principali interventi su infrastrutture e manufatti individuati nel Protocollo, articolati su 4 annualità, si contano: la velocizzazione della linea ionica (innalzamento al rango C); l’eliminazione di passaggi a livello per migliorare gli standard prestazionali (regolarità e puntualità) e qualitativi dei servizi di trasporto; il rinnovo degli scambi e dei binari nei punti della rete in cui è necessario; la riqualificazione delle stazioni;
  • Nella Delibera CIPE del 1 dicembre 2016 sono preventivati investimenti per 307 milioni di Euro (Fondi regionali di Sviluppo e Coesione, POR Calabria) cui si aggiungono 90 Milioni di risorse recuperate da un precedente progetto RFI e 80 Milioni di fondi nazionali, per un valore complessivo di 477 Milioni;
  • Occorre inoltre considerare altri 70 milioni di Euro per materiale rotabile già stanziati con la Delibera citata, che faranno parte di un ulteriore accordo da sottoscrivere con Trenitalia per la fornitura di materiale rotabile che dovrebbe entrare in esercizio fra il 2019 e il 2022;

 

 

Considerato che:

  • Le risorse pubbliche della Regione Calabria sono state attribuite ad RFI senza che sia stato reso pubblico il progetto delle opere, ed in particolare la specifica di dettaglio delle opere (con relative tavole tecniche), il capitolato con i singoli interventi (e relativi computo metrico e valorizzazione economica delle opere), il cronoprogramma degli interventi e che gli scarni elaborati resi pubblici si limitano al contesto della linea Sibari-Catanzaro Lido;
  • Non è ancora nota la tempistica relativa alla fornitura di materiale rotabile, né all’accordo con Trenitalia sul tema;
  • Da alcuni documenti elaborati da RFI ed acquisiti di recente emerge che:
  • Non sono previsti tra gli interventi il ripristino a piena funzionalità dei binari smantellati inopinatamente da RFI negli ultimi anni, per come richiesto dalle popolazioni ioniche attraverso specifica Petizione popolare, né la eliminazione dei dispositivi di inibizione della circolazione, in numerose stazioni;
  • Le opere di smantellamento attuate da RFI con il programma di Right Sizing si traducono nei fatti in una riduzione delle potenzialità della linea ionica in termini di capacità di stazione, di circolazione e di sicurezza, oltre che in lavori a carico della collettività, con una peraltro conseguenziale sottrazione di un bene patrimoniale dal territorio calabrese;
  • RFI, perseguendo indisturbata esclusivamente la sua logica d’impresa palesemente scollegata dalle esigenze socio-economiche ed ambientali del territorio, prevede ulteriori opere di smantellamento secondo il proprio inopportuno programma di Right Sizing, come se nulla fosse accaduto e senza voler tener conto delle rivendicazioni di movimenti, associazioni e sindaci, continuando a ridurre le potenzialità della linea ionica in termini di capacità di stazione, di circolazione, di sicurezza, di cassazione di opportunità di sviluppo; si si riferisce in particolare (v.Tabella allegata relativa alla sola parte della linea Reggio-Catanzaro Lido; abbiamo ragione di pensare che lo stesso livello di scempio sia programmato per la linea da catanzaro Lido a Rocca Imperiale) a:
  • eliminazione raccordo all’area industriale di San Gregorio;
  • eliminazione raccordo al porto e allo stabilimento Officine Grandi Riparazioni di Saline I.;
  • eliminazione binario N.4 a Melito PS, con relativa penalizzazione di un nodo strategico di rete;
  • inibizione della possibilità di incrocio/sorpasso preso le stazioni di San Lorenzo, Bova Marina, Capo Spartivento, Ferruzzano, Ardore, Marina di Gioiosa, Caulonia, Riace, Guardavalle, Badolato, S.Andrea (e conseguente incremento del distanziamento interstazione, con relativi riflessi sull’esercizio in condizioni di traffico potenziato);
  • distruzione del ruolo di scalo merci relativo alla stazione di Condofuri;
  • drastico ridimensionamento del ruolo di nodo cerniera di Roccella Ionica;
  • Non è previsto alcun intervento finalizzato all’integrazione mare-ferro presso la stazione di Reggio Mare e a dar continuità al servizio sul versante ionico; si rileva peraltro un’azione di sabotaggio perpetrata da RFI con l’alienazione consapevole del raccordo di binario fra la stazione Reggio Mare e la stazione Reggio Lido (vedi Nota in calce) con grave danno alla comunità locale;
  • L’art.3, lettera D (obblighi del concessionario), del DM 138 T del 2000, obbliga a “destinare gli investimenti al potenziamento, all’ammodernamento tecnologico e allo sviluppo degli impianti e delle linee ferroviarie, nonché alle altre attività direttamente connesse allo sviluppo del servizio ferroviario”, ed evidenzia che RFI è solo un’azienda che dovrebbe svolgere il lavoro per conto dello Stato e non per propri fini;
  • Non è dato di conoscere quali azioni la Regione Calabria abbia attivato per la verifica di congruità dei lavori e dei relativi costi da progetto, il monitoraggio del buon andamento dei lavori stessi ed collaudo relativo;
  • Le associazioni ritengono di fondamentale importanza vigilare e operare un monitoraggio costante perchè le opere siano eseguite a regola d’arte e nei tempi stabiliti, i treni siano acquisiti e siano di qualità, le stazioni tornino al loro splendore d’origine; ed i finanziamenti siano impegnati efficacemente;

 

tutto ciò premesso

 

CHIEDIAMO

 

  1. Di potere acquisire con urgenza la documentazione progettuale relativa agli interventi in premessa, completa e riferita all’interezza del finanziamento;
  2. Di conoscere la distribuzione delle risorse finanziarie per componenti d’opera e della tempistica realizzativa delle opere sull’intera linea da Rocca Imperiale a Reggio Calabria Porto, da progetto;
  3. Di conoscere le responsabilità dei soggetti coinvolti (Valutazione delle opere di progetto, Direzione lavori, Monitoraggio e controllo da parte della Regione);
  4. Gli interventi di ripristino dei binari di stazione smantellati o in fase di smantellamento (con costi da intendersi a carico di RFI);
  5. La convocazione di un tavolo tecnico specifico sui temi di cui sopra.

 

In assenza, attiveremo una mobilitazione pubblica di denuncia nei modi ritenuti più opportuni, nei confronti della Regione Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria e di Ferrovie dello Stato (RFI).

 

 

Rappresentanti delle associazioni Rete FIBC

 

CIUFER: Domenico Gattuso, Rosalba Rizzuto

APJ: Immacolata Mauro, Antonio Lombardo

APR (Area dello Stretto): Giuseppe Imbalzano, Pietro Denisi

AFIAG (Area Grecanica): Sara Nucera, Carmelo Nucera

ALFI (Locride): Maria Carmela Monteleone, Rocco Spanò

AFI-CZ: Carla Maffei, Sabrina Lupis

ACFJ (Crotone): Anna Maria Cantafora, Ginetta Rotondo

AFIAMI (Alto Ionio Cosenza): Luciana Errigo, Euristeo Ceraolo

 

 

I Sindaci dei Comuni di:

San Lorenzo: Bernardo Russo

Montebello I.: Ugo Suraci

Melito P.S.: Giuseppe Meduri

Condofuri: Salvatore Mafrici

Ferruzzano:  Maria  Romeo

Ardore: Grenci M.Giuseppe

Siderno: Pietro Fuda

Marina di Gioiosa: Domenico Vestito

Roccella I.: Giuseppe Certomà

Caulonia:  Giovanni Riccio

Riace: Domenico Lucano

Guardavalle:  Giuseppe Ussia

Badolato: Gerardo Mannello

Sant’Andrea I.: Nicola Ramogida

 

 

 

 

 

Nota

FS ha realizzato un investimento rilevante negli anni 80 ammodernando il raccordo ferroviario (con tanto di apparati di doppio segnalamento e di controllo, nonché di sovrastruttura per l’alimentazione elettrica dei treni), fra la nuova stazione di Reggio Lido, costruita in sotterranea, e il porto della Città, e costruendo una nuova stazione denominata Reggio Mare di livello VIII (classe elevata) a due passi dalla banchina di attracco dei mezzi navali veloci; l’esercizio della stazione, che fino al 2006 prevedeva addirittura l’attestamento di Treni Rapidi (assimilabili agli attuali Intercity) per Bari, è rimasto operativo fino al 2012 (negli ultimi anni a servizio esclusivamente merci); A fronte di un investimento rilevante, FS ha nel tempo alienato la produzione dei treni con danno conseguente alla comunità locale, rendendo impraticabile l’esercizio di treni navetta al servizio dell’aeroporto dello Stretto, in corrispondenza del quale peraltro veniva realizzato un’altra stazione (Reggio Aeroporto, inaugurata nell’anno 2013)  con un investimento a perdere. In effetti tale ultima stazione non è stata mai utilizzata per gli scopi preventivati (zero passeggeri in oltre 4 anni di vita); gli investimenti in questione sono pertanto da considerare improduttivi per la comunità che ne ha pagato il costo.

 


 

SMANTELLAMENTO BINARI  A DANNO DELLA CALABRIA

STAZIONI FERROVIA IONICA REGGIO C.LE – CATANZARO LIDO

 

stazione tipologia binari

pre RS

binari

POST RS

Note Ferro

perso

RC AEROPORTO Fermata 2 2
RC S. GREGORIO Stazione 3 2 Declassamento a fermata, dismissione fascio zona industriale 650 m
RC S. LEO Fermata 2 2 Da costruire
RC PELLARO Stazione 3 3
RC BOCALE I Fermata 2 2
RC BOCALE II Fermata 2 2 Da costruire
LAZZARO Fermata 2 2
S. ELIA Fermata 2 2 Da costruire
SALINE I. Stazione 3 2 Declassamento a posto comunicazione, dismissione fascio OGR e SIPI Liquichima 650 m
ANNÀ
MELITO Stazione 4 4* Ricostruzione binario 4
(* nel piano in nostro possesso prevista dismissione).
600 m
s. lorenzo Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 1 583 m
condofuri Stazione 3+7 tronchi di manovra 3+3 tronco manovra Eliminazione binari tronchi 5-8 2000 m
Bova marina Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 583 m
palizzi Stazione 2+2 bin.  manovra 2+2 bin. manovra
c. spartivento Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 623 m
brancaleone Stazione 3+1 tronco manovra 3+1 tronco manovra
FERRUZZANO Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 505 m
africo n. Fermata 1 1
Bianco Stazione 3+1 tronco manovra 2+1 tronco manovra Eliminazione binario 3 con relativo marciapiede 659 m
bovalino Stazione 2+1 tronco manovra 2+1 tronco manovra
ardore Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 497 m
locri Stazione 3 3
siderno Stazione 3 3 Realizzazione sottopasso, dismissione tronco di manovra
gioiosa j. Stazione 2+1 tronco manovra 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2, dismissione tronco di manovra 611 m
roccella Stazione 5 passanti

(+ 2 binari per Rimessa locomotive e fossa ispezione)

3+2 tronchi Sostituzione deviatoi tipo 60 Km/h

Realizzazione tronchi di sicurezza bin. 2

Tronchi i binari 4 e 5 ingresso da nord

Dismissione rimessa locomotive, fossa visita e rifornitore idrico carburante

N.D.
caulonia Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 1, dismissione tronco di manovra 581 m
riace Stazione 2 1
monasterace Stazione 3+2 tronchi manovra 3+1 tronchi manovra Dismissione tronco manovra N.P.
guardavalle Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 1 471 m
S. Caterina Stazione 2 2
badolato Stazione 2+2 manovra (di cui uno tronco) 1+1 manovra Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 e binario manovra 920 m
s. Andrea Stazione 2 1 Declassamento a fermata, eliminazione bin. 2 525 m
soverato Stazione 3+2 manovra tronchi 3+2 manovra tronchi Dismissioni minori di binari tronchi
montepaone Fermata 1 1
squillace Stazione 2 2

 

 

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