Mar. Mar 19th, 2024

“IL PARTITO CHE ESCLUDE E’ IL PARTITO CHE AMMETTE IN PARTENZA IL PROPRIO FALLIMENTO.

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IL PARTITO CHE DECIDE DI NON DECIDERE SI NUTRE DEI SUOI FALLIMENTI.”

 

Da circa tre mesi aspetto che la Commissione Nazionale di Garanzia del Partito Democratico decida sulle sorti di un ricorso presentato avverso il rifiuto di iscrizione al partito oppostomi dal Segretario cittadino.

Rifiuto che, se comprendo dal punto di vista umano, non accetto dal punto di vista etico e costituzionale.

Non vi è dubbio che al rifiuto si leghino altre, meno nobili, ragioni che vogliono evidentemente eliminare uno scomodo avversario politico all’interno del locale circolo. Tuttavia, senza astiosità, capisco le posizioni del segretario del circolo.

Ciò che non accetto in alcun modo è la cialtroneria (Sciascia li avrebbe definiti quaquaraquà) dei dirigenti Provinciali e Nazionali che del modello pilatesco ne fanno uno stile di vita per garantire la loro stessa sopravvivenza all’interno del PD.

Partito quest’ultimo oggi più che mai lacerato da guerre intestine, tutte fomentate e portate avanti da jiadisti della legalità dalle 8:30 alle 17:30 salvo poi, previa sosta per la merenda, diventare  macchiette e lacchè in attesa di ricevere sempre ordini da qualcuno. Dall’alto o dal basso poco importa, l’importante è che arrivino gli ordini.

All’interno di tali trame nascono e si diffondono: nani feroci di gelosie, ballerine bramose di potere, carriere lampo che poco e nulla hanno a che fare con le aspirazioni di un popolo sempre più affamato, stremato e mortificato dall’arroganza del potere.

Avevo creduto, senza investimenti personali, nell’avvento del renzismo come modello di rinnovamento di una classe dirigente capace di dare risposte concrete ai sempre più crescenti quesiti posti dalle varie comunità.

Nel corso di quattro anni siamo passati dal renzismo al gattopardismo.

La questione morale definitivamente accantonata con il netto sopravanzare del nulla della politica e del bullismo familistico.

Oggi, al netto della mia storia personale e politica, sono sicuro che questo PD di Puccio, De Maria, Romeo, Magorno, Oliverio, Boschi, Renzi non mi meriti.

Sono io che rinuncio al ricorso e rifiuto ogni tesseramento convinto amaramente che soprattutto per questa terra al pari dei baciamano siano devastanti i leccaculo.

Questi ultimi, sempre pronti ad esercizi estremi di sopravvivenza, dispongono della lingua senza necessità alcuna di avere cervello e senza stupore te li ritrovi a dirigere Pubbliche Amministrazioni, Partiti Politici, Posti di Sottogoverno e senza dignità alcuna siedono nelle prime file nei dibattiti contro la criminalità e la corruzione.

Saranno i giovani, soprattutto quelli che non provengono dalle scuderie dopanti di famiglia, le donne -quelle senza cerniera lampo-, gli uomini di buon senso a dimostrare, sperando nel più breve tempo possibile, che mi sto sbagliando.

Per il momento rinuncio al ricorso e rivolgo le mie passioni politiche verso aggregati di uomini e donne, che come me hanno ancora voglia di combattere per creare una società di liberi ed eguali, eliminando, dal punto di vista politico, la platea sterminata dei baciamano e leccaculo.

Pino Mammoliti

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