Ven. Apr 19th, 2024

Il collaboratore di giustizia Antonio Belnome nel 2011 avrebbe riferito ai magistrati della Procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria che l’omicidio di Angelo Ronzello non rientrava nella “Faida dei Boschi”.

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Belnome, ex della ‘ndrangheta dove era affiliato con la dote di “padrino”, durante quella testimonianza aveva estromesso l’omicidio dalla faida.

Sull’assassino del giovane Rondello aveva detto: “Mi ricordo che Andrea Ruga era a Milano, era con me e si era appurata questa notizia… Non ricordo se tramite televisione o gli hanno telefonato ad Andrea. Però dopo Andrea partì subito… non era una cosa programmata”. E aggiunge: “Cioè, non era una cosa programmata se no l’avrei saputo”.

Dopo aver sottolineato che l’omicidio non rientrava nel contesto nella faida l’ex padrino, su specifica domanda del magistrato, aggiunge che Ruga “si era arrabbiato più che altro, non preoccupato, perché è successo nel paese, dove la cosa provocava problematiche. Voleva capire cos’era successo”

In un altro verbale, in relazione ad altri componenti della famiglia Ruga, Belnome, pur non ricordando tutti i nomi, riferisce al pm: «Poi ci sono tutti i Sorgiovanni, che uno dei Sorgiovanni… ha sposato la figlia di Ruga»,

Come evidenziato nell’ordinanza emessa dal gip di Locri, «Angelo Ronzello seppur frequentasse soggetti appartenenti o orbitanti alla criminalità organizzata, non era stato affiliato alla ‘ndrangheta e non costituiva un obiettivo fisico da eliminare nell’ambito della riaccesa cruenta faida dei boschi».

In ogni caso il’omicidio del giovane, avvenuto la sera del 1 aprile 2010, aveva suscitato le “ire” di Ruga per le possibili “problematiche” dirette o indirette che ne sarebbero potute scaturire.

Chi ha sparato ad Angelo Ronzello era salito a bordo dell’auto presa a noleggio da uno degli indagati, È il dato che emerge nell’ordinanza del gip di Locri, che richiama gli esiti delle indagini eseguite dai carabinieri del Ris di Messina nonché dal dottore Aldo Barbaro, consulente del pm. La conferma è arrivata dal gip dopo gli  accertamenti tecnici che hanno affermato “collegano l’uso della macchina proprio all’omicidio del Ronzello”

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