Mar. Apr 16th, 2024

Dopo 17 lunghi anni di lavori, finalmente ieri, è stato inaugurato il Castello dei Principi Carafa della Spina di Roccella Jonica . Il Castello è situato su un promontorio roccioso a 104 m.s.l.m. e sovrasta l’intero paese. Fondato in periodo normanno da Gualtieri De Collepietro, successivamente la proprietà passò alla famiglia Ruffo per diverse generazioni, poi a Galeotto Baldaxi. In seguito, al marchese di Crotone Antonio Centelles e, infine dal 1479 al 1806, alla nobile famiglia Carafa della Spina, dalla quale è stato in parte rimaneggiato e restaurato.
Un edificio monumentale, potente nella sua struttura, che costituì nei secoli un’inespugnabile baluardo resistendo agli assalti dei turchi e corsari. Protetto da una cinta muraria e da un ponte levatoio.
Il palazzo è arricchito al suo interno da un cortiletto, in selciato, con otto canali a forma di stella. Dal cortile si accede, tramite la scala principale, ai piani superiori, dove c’erano gli appartamenti privati dei principi, mentre a pianterreno si accede ai locali destinati a vari usi (cucine, magazzini, ecc).
Attigua all’edificio e oggetto in precedenza di restauro è la Chiesa Matrice di S. Nicola di Bari, in stile jonico barocco. La chiesa aveva un piccolo soccorpo, chiamato catacombe e pregevoli altari in marmo policromo, posti tutt’ora nella nuova chiesa Matrice, due dei quali sono stati dichiarati monumenti nazionali.
La chiesa è contigua al palazzo dei Principi Carafa, e la nobile famiglia attraverso un coretto, oggi distrutto, accedeva direttamente all’interno dell’edificio sacro.
Nel campanile della chiesa era installato un orologio che rintoccava le ore sulla campana, la cui impronta circolare è ancora visibile. Il Palazzo prima di essere espropriato dal comune di Roccella Jonica era stato acquistato nel 1967 dalla società INCREMENTUR JONICA srl dall’ultimo discendente della famiglia il Principe Gennaro CARAFA per un importo di £. 8.000.000. Nell’atto l’erede della dinastia ha imposto che il castello “Palazzo dei Principi Carafa della Spina” non cambiasse nome e fosse utilizzato per finalità turistiche.  Ora la conclusione dei lavori di restauro e consolidamento di una imponente tranche del  palazzo (ala est), finanziati con fondi del Mibact della Regione Calabria e della Soprintendenza, sabato 17 giugno, a partire dalle ore 18.00, si è svolta la cerimonia di consegna. Prima al  Teatro al Castello con i saluti istituzionali delle autorità e la presentazione dei lavori di restauro del Palazzo Carafa, tutto trasmesso in diretta tv da TELEMIA. L’incontro introdotto e moderato dall’Assessore comunale alla Cultura Bruna Falcone e, dopo i saluti del Sindaco Giuseppe Certomà e delle autorità invitate, si è proceduto con la relazione tecnica dell’ingegnere Lorenzo Surace, responsabile unico del procedimento (Rup) per la realizzazione dell’opera e con la relazione storica della dottoressa Marilisa Morrone, responsabile delle indagini archeologiche in fase progettuale e della direzione archeologica. Alle ore 19.00 partirà la passeggiata collettiva a piedi e trasporto anche con il servizio navetta sia dal teatro al Castello,  sia da piazza San Vittorio attorno alla panoramica rupe del Castello per raggiungere l’antica Città, nota come “Roccella di San Vittore”. Il momento culminante dell’evento alle ore 20.30 con il taglio del nastro, l’ingresso al Palazzo e la visita all’interno dello stesso guidata dagli studenti del Liceo scientifico “Pietro Mazzone” in veste di “Ciceroni”.

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L’inaugurazione del Palazzo animata da musici e archibugieri del “Gruppo Brancaleone” di Barletta e da figuranti in abiti d’epoca della sartoria teatrale Menghini che hanno rievocato le figure dei feudatari del ramo Carafa che hanno edificato e successivamente ampliato il Palazzo (da Vincenzo I, Conte di Grotteria, Barone di Castelvetere, Roccella e Motta Gioiosa, vissuto tra il 1489 e il 1526, a Vincenzo Maria, terzo Duca di Bruzzano e quinto Principe della Roccella, vissuto tra il 1767 ed il 1806), accompagnati dalle rispettive consorti e da nobili, chierici e popolani. All’interno del Palazzo anche una mostra documentaria. La serata si è conclusa con la festa finale nella “Piazza della Città”, antistante il Palazzo Carafa con degustazioni e dal concerto della cantante Nina Berglova, nuova voce del jazz contemporaneo. Ora bisogna adoperarsi per recuperare quadri degli antenati per rianimare il Palazzo. Sono stati donati con testamento dal gran priore dell’ordine di Malta Fra Lobstein al Comune di Roccella Jonica. Ma purtroppo tutto è fermo dal suo notaio per una lontana parente spuntata alla sua morte che ne rivendica diritti. Questo, dopo il restauro, era un altro sogno del Senatore Sisinio Zito, che stava provando a realizzare.

GIUSEPPE MAZZAFERRO

 

per le foto ringraziamo il popolo di Facebook che ci ha deliziato con centinaia di scatti pubblicati

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