Mar. Apr 23rd, 2024

Fu presidente nazionale dal 1971 al 1987 e poi per un decennio dal 1994

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Avrebbe compiuto 94 anni a ottobre il dottor Alfondo D’Amato, cavaliere del lavoro, deceduto ieri nella sua casa a Caulonia, assistito amorevolmente dalla fedele Elena. Pioniere delle riabilitazione neurologica in Calabria, con la moglie Marianna (Nina) D’Amato, nel 1962 ha dato vita a Cosenza alla sezione calabrese dell’associazione calabrese dell’ Associazione italiana per l’assistenza spastici (Aias), di cui è stato presidente fino a qualche anno da e, in seno questa, fondò molti centri di riabilitazione con la creazione di oltre 2000 posti di lavoro. Di tale organismo è stato presidente nazionale dal 1971 a 1987 e poi un decennio di nuovo dal 1994. Il Lions Club di Cosenza ai coniugi D’Amato l’Ulivo d’argento e l’Associazione dei calabresi nel mondo, sede in Roma, la medaglia d’oro del Brutium.

Per D’Amato il bambino corneurolesione era un soggetto attivo in grado di interagisce con l’ambiente. “Credere in questi nostri principi è stato impegnativo e indispensabile – diceva -. Crederci significa lottare, affrontare sacrifici, non arrendersi davanti a un ostacolo: è un sentire che sprona all’azione, è un convincimento che ci invita a fare più e meglio.

Uomo di nobili sentimenti e dall’intelligenza versatile e fervida, ha amato il teatro, la letteratura, la musica, tutte le arti in genere. “Non temo la signora vestita di nero” affermava, e con ironia aggiungeva: “Vorrei sapere se Dio quando ha creato il mondo aveva la possibilità di una scelta diversa”. I funerali si svolgeranno domani alle 16,30 nella chiesa matrice del borgo.

(fonte Gazzetta del Sud)

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