SIDERNO – “Questa non è una manifestazione politica ma è una grande manifestazione di popolo e anche per questo motivo i politici ne devono tenere conto”. Questo il monito finale del Vescovo della Diocesi Locri Gerace, Mons. Francesco Oliva, chiamato a chiudere l’imponente manifestazione collegata con l’iniziativa “Siderno Salvati” organizzata dall’amministrazione comunale di Siderno in perfetta sintonia con le associazioni ambientaliste Osservatorio Diritto alla vita, Comitato a difesa della salute del Cittadino, Comitato ecologico Pantanizzi, Osservatorio Rifiuti Siderno, e svoltasi ieri mattina nel centro abitato. Alla manifestazione che ha registrato l’adesione di circa una quarantina di associazioni, di partiti e movimenti politici, nonchè di aziende ed attività commerciali oltre che semplici cittadini, hanno partecipato piu’ di duemila persone malgrado il caldo afoso di un sabato estivo che in molti sperano serva a spianare la strada alla bonifica dell’ Ex Bp, un sito al cui interno sono ancora ammassati tantissimi fusti contenenti sostanze nocive. La manifestazione è partita dalla Piazza antistante il Palazzo municipale dove si è formato un corteo che da via Cesare Battisti ha raggiunto il Corso della Repubblica e dopo aver attraversato gran parte della strada principale sidernese si è portato in Piazza Portosalvo dove era stato predisposto un grande palco per gli interventi di rito. Al corteo, pieno di striscioni, cartelli e bandiere variegate dei movimenti politici hanno preso parte una trentina di sindaci del comprensorio con la fascia tricolore , il Vescovo Mons. Oliva, e come rappresentanti regionali il presidente Nicola Irto e l’assessore Federica Roccisano. Presenti anche gli On, Federica Dieni e Paolo Parentela del movimento Cinque stelle che hanno presentato al competente Ministero una interrogazione scritta sulla problematica della Bp chiedendone l’immediata bonifica. In perfetto ordine i partecipanti al corteo si sono assiepati in Piazza Portosalvo sotto un sole cocente anche se molti hanno cercato un minimo di riparo sotto gli alberi ai lati della piazza. Il sindaco Pietro Fuda prima di sviluppare una dettagliata relazione ha sentito il dovere di spiegare i motivi della manifestazione ” perché – ha precisato – l’oblio calato per tantissimi anni su questa vicenda a Noi risulta inquietante e non vogliamo si corra il rischio che alla certezza del male esistente, alla necessità acclarata di una doverosa e risolutiva risposta, nessuno corra ai ripari e tutti noi, nel silenzio assordante di chi sceglie di non rispondere, continuiamo la nostra vita, assaliti dal dubbio e dalla paura “. Poi la precisazione che “Il nostro è un grido di dolore e di aiuto per evitare che nessuno possa sentirsi estraneo alle doverose iniziative per avviare a soluzione l’intera questione. Chiediamo alla Regione e al Governo nazionale di porre in essere la bonifica del sito BP e di intervenire in tutti gli altri siti che destano preoccupazione. Chiediamo che il Governo inserisca la BP nell’elenco dei siti da bonificare per i quali è stato già attivato un organismo governativo, appositamente istituito, al fine di procedere in termine di legge al ripristino della salubrità degli stessi. Dopo il sindaco i brevi interventi di Federica Roccisano che ha parlato a nome del Presidente Oliverio “che – ha detto – ha già interessato il competente Ministero sulla vicenda” ed ha assicurato la vicinanza della Regione alla vicenda sidernese. Quindi gli On. Federica Dieni e Paolo Parentela che hanno portato un breve saluto e ricordato la loro recente interrogazione. Infine il Vescovo che nel richiamare i necessari interventi della “politica” ha espresso le sue preoccupazioni per la “bomba ecologica” che esiste nel cuore di Siderno invitando i cittadini a rimanere uniti e non abbassare la guardia. Una manifestazione, insomma, dal grande impatto sociale conclusa con l’auspicio che a questa ne faccia seguito un’altra, non già per far sentire ancora una voce di protesta ma per solennizzare l’inizio dei lavori di bonifica dell’area dell’ex Bp.
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Aristide Bava
