Gio. Mar 28th, 2024

Adesso è ufficiale: Vincenzo De Luca, presidente della giunta regionale, è stato nominato commissario alla Sanità in Campania. La notizia è stata confermata da fonti della Regione. Joseph Polimeni, nominato dal Governo per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo sanitario della Regione Campania, aveva annunciato le sue dimissioni dall’incarico la scorsa primavera. Da allora la sanità non aveva avuto una guida. Ne è seguito un braccio di ferro tra i vertici di palazzo Santa Lucia e il ministero della Salute, retto da Beatrice Lorenzin.
La notizia, che apparentemente non c’entra nulla con la Calabria, ha in realtà ricadute locali molto profonde. Perché il collega di De Luca, quel Mario Oliverio che chiede con forza da due anni la fine del commissariamento e la nomina al posto di Massimo Scura, è rimasto ancora una volta a bocca asciutta. I segnali c’erano tutti, ma la doccia fredda arrivata alle 19,30 – alla fine della riunione del Consiglio dei ministri – può scavare un solco profondo tra il presidente della giunta calabrese e il “suo” governo targato Pd. La partita non è ancora chiusa. Scura, infatti, pur restando in sella, ha ricevuto nelle scorse settimane un preavviso di sfratto dal Tavolo Adduce. Ci si aspettava una sua defenestrazione (per il momento rinviata) e Oliverio, che aveva cercato di legare le proprie sorti da commissario a quelle di De Luca, sperava di occuparsi anche della delega alla Sanità. E invece è arrivato uno “schiaffo”, proprio alla vigilia della visita in Calabria del ministro allo Sport Luca Lotti – domani sarà a Gizzeria per gli Europei di kitesurf e a Soverato per inaugurare il lungomare – che molto si era speso per propiziare la nomina del “diversamente renziano” Oliverio. Invece il braccio di ferro andato in scena tra i dem si è concluso con un sì e un no da parte del premier Gentiloni: e la scelta di De Luca (che è stato invitato in Consiglio dei ministri per discutere del punto che lo riguardava) è dovuta alla preferenza espressa nell’inter circle renziano, che parrebbe preferire una guida tecnica per la sanità calabrese dopo il biennio affidato a Scura e al vice Andrea Urbani. Per la Calabria, nella riunione di ieri, solo la decisione di non impugnare tre leggi, tra cui quella di riforma del servizio idrico e quella sulla gestione dell’attività teatrale. Oliverio si aspettava ben altro.

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(fonte Corriere della Calabria)

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