Continua a rivelare dettagli importanti su numerosi fatti di sangue commessi nella Locride negli ultimi anni il nuovo pentito di ndrangheta Domenico Agresta. La gola profonda dei clan parla standoa quanto emerso avrebbe, infatti, rilasciato dichiarazioni ritenute strategiche al procuratore Antonio De Bernardo della Dda reggina. In un interrogatorio, risalente allo scorso gennaio, Agresta avrebbe riferito dell’omicidio di Massimiliano Carbone avvenuto nel settembre del 2004 a Locri. Dopo circa 13 anni si apre, cos’, una nuova pista sulla morte del 30enne. Stando al collaboratore di giustizia, il giovane imprenditore fu ucciso perchè “aveva una relazione con una donna che interessava ai Cordì”. Dettagli importanti anche su un altro assassinio. Quello dell’oculista Fortunato La Rosa. Domenico Agresta riferisce a De Bernando, in un altro interrogatorio, che il medico aveva denunciato alcuni abusi subiti in relazione ad un terreno di sua proprietà. Uno “sgarro” mal digerito che avrebbe portato la controparte a rivolgersi al clan Cordì. L’oculista venne ucciso a fucilate da due persone, forse, di Canolo.
Le dichiarazioni rese alla giustizia dal pentito Agresta potrebbero adesso portare ad una netta svolta due degli omicidi più cruenti degli ultimi anni.
Continua dopo la pubblicità...
ALESSANDRA BEVILACQUA
