Ven. Mar 29th, 2024

Lettera al Consiglio Comunale di Siderno.
Il mare è tra i più belli nei Paese costieri sono anche le barche, e qui ancora oggi malgrado il generale impoverimento delle risorse ittiche la pesca rappresenta uno dei fattori economici e culturali più rilevanti per il paese di Siderno anche la pesca sportiva. Da alcuni anni però i pescatori si trovano a fare i conti con alcuni concorrenti molto agguerriti: La marineria è divisa tra l’esigenza di rispettare le norme in materia di difesa dell’ambiente e la necessità di limitare i danni all’attività da cui dipendono le sorti di tante famiglie. L’Amministrazione Comunale, dovrebbe essere sensibile agli equilibri naturali e antropici, e sollecitare interventi in favore della marineria, duramente penalizzata dalla situazione attuale. Alle difficoltà generali che da anni investono il mondo della pesca, e soprattutto di quella locale che è detta piccola ma tale non è per il bagaglio di tradizioni di cui è depositaria, oggi si aggiungono i danni enormi provocati dal inquinamento che hanno alterato il delicato equilibrio biologico e ambientale con pesantissime ricadute sul lavoro dei nostri pescatori, mettendo in pericolo la stessa sopravvivenza di questa nicchia antropologica e professionale. Per i pescatori rischia di tradursi in un disastro economico. La presenza di branchi di grandi pesci ha causato un ulteriore problema per i pescatori: la scomparsa del pesca azzurro (alici, sgombri, sarde) cibo di tonni e delfini. Ma chiedo alle Istituzioni regionali e comunale di volere prestare la massima attenzione ai problemi posti, perché una ulteriore contrazione delle unità impegnate nella piccola pesca avrebbe ripercussioni gravissime sulla collettività, che si troverebbe a registrare la diminuzione di posti di lavoro anche occasionale dove il lavoro non c’è, oltre la perdita di quel valore aggiunto che l’offerta di pesce fresco “a miglio zero” ha per il turismo, voce principale dovrebbe essere della nostra economia. Concludo con un invito a recepire la richiesta di aiuto, e di rivedere l’ordinanza n° Prot. 19842 del 10 -07 – 2017 per quanto riguarda le barche, argani e attrezzi per la pesca anche sportiva, studiando le soluzioni che tenendo conto delle leggi possano assicurare la prosecuzione di un mestiere antico e ricco di cultura e storia. Consapevoli della assoluta necessità di rispettare le leggi in tema di pesca, e di salvaguardare le specie protette quali i delfini e altri mammiferi marini.

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Distinti Saluti
Mario Figliomeni

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