Gio. Mar 28th, 2024

Il consigliere comunale di Alternativa Popolare potrebbe sostenere l’amministrazione guidata da Fabio Scionti.

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Di Ferdinando Milicia

TAURIANOVA – Grandi manovre in vista del prossimo consiglio comunale. Il passaggio del consigliere Nino Caridi, ex “Innamorati”, prima Ncd, ora Alternativa popolare, verso la maggioranza di centrosinistra, che sostiene il sindaco Fabio Scionti, sembrerebbe cosa già fatta. Mancherebbe solo l’atto ufficiale anche se i diretti interessati smentiscono tutte le “illazioni” che stanno circolando. Il condizionale in questi casi è d’obbligo ma l’operazione di trasbordo dalla minoranza alla maggioranza di Caridi è qualcosa che ha radici lontane e,soprattutto,una cabina di regia che coinvolgerebbe anche la sfera provinciale e regionale del partito di Alfano trovando sponda con partiti importanti del centrosinistra. Nelle scorse settimane una serie di vertici di maggioranza in città hanno aperto la strada e creatoil terreno favorevole di discussione per legittimare, tra le forze che compongono la coalizione, l’eventuale allargamento del perimetro dell’alleanza.

Un passaggio formale eppure importante perché ha coinvolto ogni singola forza politica che ha sostenuto Scionti e la sua “Taurianova Cambia”. Un’operazione, almeno a sentire i vari “rumors”, orchestrata con grande maestria dal sindaco, affiancato in questa mediazione da un insospettabile consigliere comunale di stretta fiducia. In città è un gran vociare ma,fino a questo momento, prevale la prudenza, della serie tutti lo sanno ma nessuno ne parla ufficialmente. Bocche cucite. «Sono solo chiacchiere- si sente dire dai protagonisti – messe in giro ad arte…pettegolezzi». Qualcuno parla invece di «scenari avveniristici».

Caridi, attore principale su cui dovrebbe incentrarsi l’inizio della fase 2 dell’amministrazione Scionti, interpellato sulla vicenda smentisce categoricamente. E quasi a lanciare un anatema definisce il suo stato attuale. «Al momento non esiste niente, ma domani non si sa…chissà», come ammettere che qualcosa bolle in pentolaperò ancora è prematuro parlarne. Troppo presto. Si aspetta, probabilmente, una data certa e un passaggio politico preciso, forse il prossimo consiglio comunale o quello successivo. Quasi fosse un accordo che va al di là della stessa Taurianova, che ha bisogno di decantare come una bottiglia di vino “barrique”, che ha l’esigenza di “respirare” per capirne la vera essenza, il profumo e renderlo più morbido al palato. Lo si intuisce quando Caridi parla di «squadra unita» all’interno di Ap e di «piena sintonia con i vertici metropolitani e regionali del partito».

Una girandola di voci che definiscono anche il quadro in cui si innesterebbe la forza centrista all’interno della coalizione. Il consigliere Caridi, lasciando l’Aventino alle proprie spalle, dovrebbe passare “armi e bagagli” con la maggioranza di centro-sinistra, senza ambiguità di fondo, a cominciare dai banchi in cui andrà a sedersi, ed esprimere anche un amministratore in giunta, il famigerato e tanto atteso “quinto assessore” che dovrebbe avere finalmente un nome, essere di area Ap e diretta espressione del consigliere Caridi. Insomma una complessiva ridefinizione del quadro della coalizione “Taurianova Cambia”, riveduta e corretta con i nuovi innesti. Una nuova maggioranza – rinvigorita dopo la perdita di tre consiglieri nel giro di un anno e mezzo – che punta a far dormire sogni tranquilli al sindaco Scionti, non più appeso al filo di un solo voto ma ancorata ad una solida maggioranza consiliare molto diversa però da quella uscita dalle urne.

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