Sab. Apr 20th, 2024

Tim Cup, il Cosenza esce ai supplementari. Al “Marulla” la spunta l’Alessandria

COSENZA – ALESSANDRIA 2-3

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COSENZA (4-3-3): Perina 5,5; Corsi 6,5 Pascali 6,5 Pinna 6 D’Orazio 6,5; Mungo 6 Palmiero 5,5 (18’ st Loviso 5,5) Calamai 6,5; Caccavallo 6,5 (1’ sts Statella sv) Mendicino 6 Tutino 6 (15’ st Liguori 5,5). In panchina: Quintiero, Saracco, Idda, Criaco, Pasqualoni, Ruffolo, Bilotta, Collocolo. Allenatore: Fontana 6

ALESSANDRIA (4-4-2): Agazzi 6; Casasola 6,5 Gozzi 6 Fissore 6 Pastore 6 (1’ pts Sciacca 6); Sestu 6 (22’ st Celjak 6) Branca 6,5 Cazzola  7 Iocolano 7; Marconi 5,5 (28’ st Fischnaller 6) Gonzalez 5. In panchina: Pop, Ranieri, Piccolo, Gjura, Sosa. Allenatore: Stellini 6,5

ARBITRO: Robilotta di Sala Consilina 6

MARCATORI: 42’ st Caccavallo (C), 47’ st Cazzola (A), 15’ pts Pascali (C), 3’ sts Celjak (A), 11’ sts Casasola (A)

NOTE: spettatori 1700 circa, nessun ospite. Espulso al 44’ st Gonzalez (A) per gioco violento. Ammoniti: Cazzola (A), Perina (C), Fissore (A), Pinna (C), Corsi (C), Gozzi (A). Angoli: 10-3 per l’Alessandria. Recupero: 0‘ pt, 4‘ st, 0’ pts, 0‘ sts

COSENZA – Occorrono i tempi supplementari per decretare il passaggio del turno. A spuntarla alla fine è l’Alessandria che sfiderà giorno 6 agosto la Salernitana in Campania. A decidere l’incontro un tiro di Casasola nei supplementari. Partita combattuta soprattutto nei supplementari.
I locali partono con un 4-3-3 mentre gli ospiti si schierano con il 4-4-2.

CRONACA – Primi dieci minuti di studio da parte di entrambe le formazioni. Possesso della sfera per il Cosenza. L’Alessandria, invece, cerca di ripartire subito sfruttando le fasce. Al minuto 11 Mendicino imbecca il compagno Tutino che da due passi supera il portiere: l’arbitro, però, ferma tutto per fuorigioco. Caccavallo al 21’ tenta la conclusione da calcio piazzato ma la traiettoria non è delle migliori. Dopo 60 secondi i piemontesi sfiorano il vantaggio con Marconi: palla fuori di un niente.

Gonzalez fa fuori un avversario e dai 25 metri lascia partire un tiro che si spegne sul fondo: tutto questo quando l’orologio segna il minuto 28. Caccavallo, poco dopo la mezz’ora, spedisce il pallone abbondantemente sopra la porta difesa da Agazzi. Occasione importante per il Cosenza fallita da Tutino. Il centravanti al 36’ tenta il gesto balistico ad alto coefficiente di difficoltà. La sfera viene deviata dalla difesa avversaria in angolo. Miracolo di Perina al minuto 39 su Iocolano.

La ripresa ha inizio senza cambi. Al minuto 11 della ripresa Tutino serve Mendicino che, però, si allunga la sfera permettendo così ad Agazzi di intervenire in presa bassa. Entra in campo al minuto 15 Liguori che prende il posto di Tutino. Subito dopo Loviso subentra al giovane Palmiero. Momento di sostituzioni al “Marulla”. Al 22’ Sestu lascia il campo per fare posto a Celjak mentre al minuto 28 Fischnaller subentra a Marconi.

Il capitano dell’Alessandria Cazzola fallisce da due passi spedendo la palla alta. Iocolano fa tremare lo stadio al 38’ con un tiro dai 25 metri che sfiora il palo alla destra di Perina. Nel finale il Cosenza segna con Caccavallo: la sua conclusione è però viziata da un rimpallo. Nel frattempo l’arbitro assegna 4 minuti di recupero. Durante il recupero Cazzola di testa riporta il match in parità: si va ai supplementari.

Al primo minuto dei supplementari Caccavallo manda alto da pochi metri. Liguori crossa la palla al centro, la difesa rinvia ma c’è Mungo a raccogliere la sfera e a tentare la conclusione: palla fuori. Mischia in area con Pascali lesto al 15’ nel depositare in rete con una rovesciata. C’è spazio anche per il pareggio di Celjak che supera con un pallonetto il portiere Perina. Rimonta dei piemontesi che si portano in vantaggio con Casasola al 11’ della seconda frazione dei supplementari. Finisce con i Grigi che passano il turno al “Marulla” nonostante l’inferiorità numerica.

Tim Cup, il Rende cede solo ai supplementari. Passa il Padova

PADOVA-RENDE 2-1

PADOVA (4-3-1-2): Bindi; Madonna, Ravanelli, Russo, Cappelletti; Mandorlini, De Risio (28′ st Serena), Pulzetti; Candido (45′ st Mazzocco); Marcandella, Capello (15′ st Chinellato). In panchina: Merelli, Sbraga, Scevola, Chajari, Cisco, Boscolo Bisto, Burigana. All. Bisoli

RENDE (3-5-2): De Brasi; Sanzone, Pambianchi, Marchio; Viteritti (8′ sts Godano), Gigliotti (42′ st Boscaglia), Laaribi, Rossini, Blaze; Vivacqua, Actis Goretta (31′ st Ricciardo). In panchina: Forte, Coppola, Germinio, Piromallo. All. Trocini.

ARBITRO: Perotti di Legnano

MARCATORI: 3′ pt e 4’ sts Marcandella (P), 34′ pt Actis Goretta (R, rig)

NOTE: Spettatori 1336 di cui 15 provenienti da Rende. Ammoniti: De Risio, Mandorlini, Laaribi. Angoli 4-3 in favore del Padova. Recuperi 1′ pt, 3′ st, 1′ pts, 1′ sts

PADOVA – Solo dopo 120 minuti il Rende saluta la Tim Cup ma lo fa decisamente a testa alta. Passa il turno il Padova che sfrutta nel migliore dei modi due episodi che hanno fatto pendere la bilancia dalla parte della formazione di Bisoli. Il Rende ha ben poco da recriminare perché ha giocato una gara tatticamente e agonisticamente al di sopra di ogni aspettativa mettendo per larghi tratti del secondo tempo in affanno la difensa del Padova. Il match entra nel vivo dopo appena 180 secondi con Marcandella che sfrutta alla perfezione un’indecisione della difesa biancorossa e di testa devia alle spalle di De Brasi un perfetto cross di Madonna. Il rende non si perde d’animo, si riorganizza e comincia a macinare gioco. Ci provano Gigliotti e Vivacqua ma Bindi fa buona guardia. Poi viene annullato un gol a Capello per fallo di Russo a palla lontana. Al minuto 35 il Rende rimette la partita in parità: Russo stende Actis Goretta partito sul filo dell’off side con l’arbitro che indica il dischetto. E’ lo stesso Actis Goretta a trasformare il penalty con una conclusione centrale che non lascia scampo a Bindi. Il secondo tempo si gioca a ritmi più blandi con il Padova che prova a controllare la gara ma con il Rende che con Gigliotti tiene in ansia Bindi. Si va così ai tempi supplementari che le due squadre giocano sulla spinta nervosa avendo speso tanto dal punto di vista fisico. L’episodio che fa saltare il banco arriva al minuto 4 del secondo tempo supplementare: lancio lungo dalle retrovie, Chinellato fa da sponda di testa per Marcandella che si incunea in area e trafigge De Brasi. Trocini si gioca la carta Godano ma ormai il Padova controlla il ritorno dei biancorossi e alla fine stacca il nulla osta per il passaggio del turno.

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