Gio. Apr 25th, 2024

E’ stata presentata ieri mattina in Regione la mozione avanzata dal consigliere regionale Francesco Cannizzaro per sensibilizzare il Governo centrale sull’istituzione di una seconda Zes in Calabria. Il capogruppo Cdl in consiglio immagina la Locride come appunto seconda opzione ideale. Una terra come la Locride, in effetti, troppo spesso esclusa risorse urbanistiche e dilaniata dal fenomeno mafioso che produce miseria potrebbe trovare nella Zes un’occasione di rilanci. Un concetto, questo, sposato con entusiasmo anche dal Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace che soltanto il mese scorso ne aveva discusso con i sindaci del comprensorio, i quali avevano ritenuto che il requisito di “zona geograficamente delimitata e chiaramente identificata, costituita anche da aree non territorialmente adiacenti purché presentino un nesso economico funzionale e che comprenda almeno un’area portuale ecc ecc” potesse vedere validamente la Locride insieme alla Piana di Gioia Tauro aspirare ed assurgere al nuovo rango di ZES. Nella mozione di Cannizzaro si sottolinea la rilevanza strategica e la vicinanza del comprensorio all’aria portuale di Gioia Tauro. Le Zone Economiche Speciali prevedono la creazione di una combinazione di incentivi, fiscali e normativi, per creare un contesto più favorevole agli investimenti.
Un’evoluzione delle zone franche concentrate in ambito doganale e che hanno l’obiettivo principale di attrarre gli investitori. Il tutto rientra nel Decreto Sud, recentemente entrato in vigore, che prevede proprio un nuovo piano per favorire la crescita economica nelle aree del Mezzogiorno.

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ALESSANDRA BEVILACQUA Redazione@telemia

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