Gio. Mar 28th, 2024

La XXXVIII edizione di Rumori Mediterranei è entrata nella sua fase saliente con una serie di concerti densi e mutevoli ,ma sempre della medesima ispirazione. Nel pomeriggio di ieri è toccato al jazz sperimentale dei Red Basica, un ottimo collettivo guidato dal sassofonista Mirko Onofrio che ha presentato il nuovo progetto Facialized, in cui ha spiccato l’estro del chitarrista Massimo Garritano ,che si è ben inserito in una musica affilata e piena di guizzi, quindi dall’auditorium ci si è spostati presso la magica cornice del teatro al Castello, dove una platea appassionata e numerosa ha applaudito la prima mondiale del Roccella Quartet, capace di un flusso tumultuoso ed avvincente nelle personalità di Alexander Hawkins (piano), Sabir Mateen (sax), John Edwards (contrabbasso) e Steve Noble (batteria), che ha pienamente rispettato il solco avanguardista del festival con ritmi ipnotici e circolari, in cui si sono bene inseriti gli interventi dei musicisti in forma totalmente paritetica. Un esordio con i fiocchi che lascia ben sperare per una continuità stabile di una formazione che ben rappresenterà la cittadina jonica nel mondo negli auspici del direttore artistico Vincenzo Staiano. Per chiudere invece la grande classe di Antonella Ruggiero, non meno che regale nel concerto versatile condiviso insieme a Mark Harris (piano) e Roberto Colombo (vocoder e synth). La cantante di origine ligure ha spaziato attraverso un repertorio che ne ha rispecchiato l’importantissima carriera, con la medesima padronanza. Dalla canzone italiana di tradizione ai successi pop condivisi con il gruppo dei Matia Bazar fino al respiro di una autentica world music, in cui ha riecheggiato anche la straripante personalità di Fabrizio De Andrè, ricordato con un doppio sentito omaggio (“la canzone dell’amore perduto e creuza de ma”) di particolare fascino, visto che uno dei colossi della nostra musica aveva tenuto proprio nello stesso scenario il suo ultimo live ufficiale il 13 agosto del 1998. Grandi applausi finali e meritato bis per un concerto che sarà ricordato a lungo. Si riprenderà oggi alle 18 (auditorium) con la produzione originale “Sulla rotta delle storie”, omaggio al mediterraneo con le foto di Pino Ninfa e la musica di Nicola Pisani (sax) e Vincenzo Mazzone, quindi alle 21.15 (teatro al Castello) il sestetto eclettico del pianista Antonio Faraò, grande amico del festival e sempre protagonista di esibizioni di altissima qualità. La stessa che è lecito attendersi dal lavoro certosino compiuto da Giovanni Tommaso intorno alle canzoni di Rino Gaetano, affidandone la rielaborazione al suo quartetto Apogeo, cui si aggiungerà la figlia Jasmine, un talento affinatosi sulla west coast statunitense che sembra ormai pronta alla sua definitiva consacrazione. La direzione artistica del festival è di Vincenzo Staiano,  il biglietto di ingresso è stato fissato in soli dieci euro con possibilità di ulteriore riduzioni.

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