Gio. Apr 25th, 2024

Un culto che dura ininterrottamente ormai da 307 anni. Domani la solenne processione

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Dopo l’intronizzazione della statua della Madonna “Mamma Nostra” di ieri sera, la comunità bivongese e la vallata Stilaro sono entrate nel vivo delle celebrazioni di questa Madonna dei miracoli che culminerà domani, con la processione nel centro storico e nella circonvallazione del paese.

Sono 307 anni ininterrotti che Bivongi venera “Mamma Nostra”, da quando l‘effige raffigurata sulle realizzata dalla pittrice Mariangela De Matteis, giunse, nel 1710, portata dal monaco napoletano Giuseppe Cretari, incaricato dal priore della Certosa di Serra San Bruno di predicare nei propri territori. Bivongi apparteneva alla Certosa e il dipinto, sistemato in chiesa, fu subito venerato dalla popolazione perché “Mamma Nostra”, nel corso di alcune preghiere, operò due miracoli. Da allora Bivongi è rimasta sotto la sua protezione.

Oggi pomeriggio, la processione della tela della Madonna nella parte bassa del paese. A mezzanotte i fuochi d’artificio e domani la giornata clou con la processione nella zona nuova di Bivongi, poi, il ritorno in chiesa e, nel pomeriggio, la ripresa della processione fino in Piazza del Popolo dove sarà celebrata la messa. La processione, quindi, si snoderà nel centro storico fino a tarsi quando saranno accese le fiaccole per riportare la Madonna in chiesa.

Processione che quest’anno avrà cambiamento nel tradizionale itinerario per osservare le nuove normativa di sicurezza. Il parroco don Enzo Chiodo spiega ai fedeli le variazioni della festa e smussa le critiche scaturite in questi giorni per l’esibizione del cantante Povia di domani sera. “La parrocchia e il Comune si sono dovuti adeguare alle nuove norme con piccole modifiche – ha spiegato -. Su Povia è una decisione presa da tempo e non sapevano di certe sue affermazioni che potrebbero dare dei dubbi. Bivongi è stata sempre tollerante.

UGO FRANCO

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