Ven. Mar 29th, 2024

Dopo una lunga Camera di consiglio i giudici hanno deciso di non decidere. Gli atti tornano indietro per un cavillo e si riparte addirittura dal primo grado

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di MIMMO FAMULARO

Il Collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso della Figc e della Lega Pro annullando con rinvio la sentenza emessa lo scorso 24 agosto dalla Corte d’appello federale. Si torna indietro addirittura di due gradi e il processo riparte da zero, dal Tribunale nazionale federale. Alla base del provvedimento un difetto di notifica che ha convinto il presidente Frattini a dare ragione a Tavecchio e a Gravina nonostante il parere negativo della Procura federale del Coni che, per la prima volta nella storia, si era schierata con la controparte, ovvero con la Vibonese. Non è però bastato e la Serie C resta una chimera. Il club rossoblù potrebbe ora ricorrere al Tar del Lazio come fece lo scorso anno la Paganese, ma intentato si dovrà ripartire dalla Serie D.

Il dibattimento. Nel pomeriggio il Collegio ha ascoltato gli avvocati delle varie parti in causa. La Figc, insieme alla Lega Pro, aveva ribadito la necessità di annullare la sentenza della Corte Federale d’Appello per vizi di forma facendo seguito a quanto sostenuto nell’istanza ma anche rappresentando presunte pericolose ripercussioni dovute ad eventuali richieste di risarcimento danni da parte di altre società indirettamente coinvolte come il Melfi o il Taranto. Il difensore della Vibonese, l’avvocato Cesare Di Cintio, ha ovviamente smantellato punto per punto le tesi sostenute da Federcalcio e Lega Pro, ribadendo la legittimità della sentenza emessa dalla Corte Federale d’Appello, l’inammissibilità del ricorso presentato congiuntamente da Tavecchio e Gravina e sottolineando che eventuali richieste di risarcimento danni da parte di terzi non sono più possibili, in quanto fuori termine.

La Procura generale del Coni con la Vibonese. A sorpresa, a sostegno delle tesi della  Vibonese si è schierata anche la Procura generale del Coni, la quale ha praticamente contestato la legittimità del ricorso presentato dalla Figc in quanto non previsto da alcuna normativa federale e, allo stesso tempo, ha ribadito l’inammissibilità del reclamo della Lega Pro, per assenza di interesse ad agire. Preludio al verdetto favorevole? Niente affatto. Il Coni rispedisce indietro gli atti e la Vibonese resta nel limbo. La telenovela continua.

(fonte zoom24)

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