Gio. Mar 28th, 2024

«L’approvazione della proposta di legge sui piccoli Comuni è una conquista per i cittadini, che premia il lungo impegno del Movimento 5stelle e della collega di gruppo Paola Terzoni, la proponente». Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, che aggiunge:  «Il provvedimento, che ha visto l’unificazione del testo di Terzoni con quello del Pd Ermete Realacci, determina concrete opportunità anche per diversi municipi della Calabria sotto i 5mila abitanti, che potranno accedere ai finanziamenti previsti se in aree di dissesto idrogeologico oppure se con marcata arretratezza economica, spopolamento o disagio insediativo». «Come – prosegue Nesci – ha chiarito Terzoni, con i predetti requisiti pure per piccole frazioni di Comuni superiori ai 5mila abitanti si potrà presentare la domanda di accesso agli stanziamenti. Nel complesso i fondi previsti sono 100milioni fino al 2023. Gli investimenti serviranno a opere di riqualificazione con interventi pubblici in aree di particolare pregio nei centri storici». «Ancora, come già detto da Terzoni – continua Nesci – i Comuni potranno anche comprare immobili dismessi per contrastare lo stato di abbandono e degrado, acquisire o stipulare intese per il recupero di case cantoniere e di stazioni ferroviarie non più utilizzate, nonché stipulare convenzioni con le diocesi e altri enti religiosi per tutelare il patrimonio artistico e valorizzare cammini e circuiti storici». «Inoltre – informa la parlamentare calabrese – risorse vengono messe a disposizione, come ha detto Terzoni, per il collegamento delle scuole poste in aree rurali e montane, l’informatizzazione e la progressiva digitalizzazione della didattica e soprattutto il sostegno all’avviamento di imprese giovanili. La legge prevede, poi, la possibilità di destinare soldi per la banda larga nei Comuni in cui le società di telecomunicazioni non hanno interesse a investire». «Ribadendo le notizie di Terzoni, la legge contempla anche – rimarca la parlamentare calabrese – la promozione cinematografica e l’istituzione di centri polifunzionali per servizi ambientali, scolastici e altri. In più, nei centri geograficamente più svantaggiati si potranno pagare tasse e tributi tramite la rete telematica gestita dai concessionari». «Infine – conclude Nesci – per i centri sprovvisti di servizio postale si potranno stipulare apposite convenzioni al fine di consentire al cittadino di pagare imposte e trasmettere vaglia dagli esercizi commerciali».

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