Ven. Apr 19th, 2024

Il gup di Catanzaro: «Non hanno commesso il fatto». Alla sbarra c’era il collaboratore di giustizia Francesco Michienzi, Tommaso Anello e i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci. L’avvocato lametino era stato ucciso in un agguato nel marzo 2012

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Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Il gup del tribunale di Catanzaro, Giovanna Gioia, ha così deciso rispetto ai quattro imputati dell’omicidio dell’avvocato di Lamezia Terme Torquato Ciriaco, vittima di un agguato il primo marzo del 2012.
Assolti dunque il collaboratore di giustizia Francesco Michienzi, per il quale il pm Elio Romano aveva chiesto una condanna a 10 anni di reclusione, Tommaso Anello, al vertice dell’omonima cosca, e i fratelli Giuseppe e Vincenzino Fruci. Per tutti e tre l’accusa aveva chiesto l’ergastolo.
Il giudice sembra avere accolto le tesi delle difese (gli avvocati Rotudo, Torchia, Spinelli, Tielleci, Conidi e Massara) che avevano contestato movente e mancanza di credibilità del collaboratore di giustizia, Francesco Michienzi. Fu lui a far riaprire il caso indicando i tre coimputati e descrivendo le varie fasi dell’agguato. Secondo l’accusa, sullo sfondo della morte dell’avvocato penalista 55enne vi sarebbe stato il desiderio da parte di Ciriaco dell’acquisto di una azienda che la cosca Anello voleva andasse a un imprenditore che era già sottoposto a estorsione. Bisognerà ora attendere i canonici 90 giorni per conoscere le motivazioni della decisione del gup.

(fonte l’altro corriere)

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