Sab. Apr 20th, 2024

Beccato con due bombe rudimentali in un casolare, il 20enne Graziano ha aggredito gli agenti di Polizia e tentato di fuggire. Ora è ai domiciliari

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Gli agenti del Commissariato di Serra San Bruno, diretto Valerio La Pietra, hanno arrestato Graziano Vallelunga, ventenne figlio del defunto boss Damiano, per lunghi anni a capo dell’omonimo clan operante nella zona delle Serre. L’arresto è stato eseguito in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia per il reato di detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi.
Il giovane era stato arrestato il 3 giugno scorso dai poliziotti che, durante una perquisizione effettuata in un terreno confiscato alla famiglia Vallelunga, avevano rinvenuto due rudimentali ordigni esplosivi ad alto potenziale all’interno di un casolare nella sua disponibilità. Nella circostanza Graziano Vallelunga, presente sul posto, aveva improvvisamente cercato di impossessarsi dei due ordigni e di fuggire sferrando una gomitata al volto di uno degli agenti, ma era stato raggiunto e bloccato dopo un breve inseguimento a piedi.
I due ordigni sequestrati, di manifattura artigianale, erano stati confezionati da mani esperte, dimostrando tutta la loro potenzialità distruttiva durante il brillamento, avvenuto in condizioni di massima sicurezza: a seguito della deflagrazione, tracce del materiale esplodente sono state trovate a distanza di sessanta metri dal luogo dello scoppio.

(fonte corriere della calabria)

Print Friendly, PDF & Email

Di