Ven. Mar 29th, 2024

Nascono a Settingiano toghe per le più importanti cerimonie della magistratura e paramenti sacri venduti in tutto il mondo. Storia di un’emigrazione di ritorno (e di successo)

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«Le toghe usate in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario sono made in Calabria». La storia dell’azienda della famiglia Nisticò, raccontata dal Corriere Economia, è quella di un’emigrazione al contrario. E così da Settingiano, grazie al lavoro certosino in un settore che era esclusiva delle aziende del Nord, la Desta si è ritagliata una fetta di mercato importante. È nello stabilimento di 7mila metri quadri nel catanzarese che vengono create le pregiate tenute indossate dai più alti magistrati d’Italia e ancor prima dal Papa nei suoi viaggi apostolici.
«Siamo una piccola industria che ha un cuore artigianale», spiega Saverio Nisticò che, insieme ai genitori Maria Teresa Desta e Raffaele Nisticò e al fratello Giuseppe, guida l’azienda che porta il cognome della madre. E aggiunge: «È nato tutto da lei e dai suoi studi scolastici in un istituto di suore, dove ha imparato l’arte del ricamo e la profondità dei rituali liturgici. Nel 1982, dopo aver analizzato il mercato, e notato che le aziende di settore erano principalmente del Nord, ha comprato una macchina da cucire e, in uno scantinato, ha iniziato a realizzare abiti sacri per le chiese dei dintorni». Ora la produzione è affidata a macchine di elevata tecnologia che assicurano creazioni uniche e mai seriali. E, nel 2000, è stata acquisita la «Ars Caeli» in provincia di Milano, tra le più antiche del settore per l’arredo ecclesiastico in metallo. E quel ramo d’azienda è stato trasferito in Calabria, seguendo un percorso contrario a quello di tanti imprenditori che preferiscono spostarsi al Nord. Una piccola scalata, con la produzione di ostie, un negozio monomarca nel centro di Roma e un altro all’interno del Vaticano. I loro paramenti raggiungono gli Stati Uniti, Brasile, Indonesia e Cina. E dal 2015 vestono il presidente e i giudici della Suprema Corte di Cassazione. Per non parlare delle toghe indossate nelle più importanti cerimonie delle maggiori università italiane: la Luiss, il Politecnico di Milano, Tor Vergata, la Salesiana di Roma, l’Università di Firenze e quella di Messina, comprese tutte le calabresi.

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