Ven. Apr 26th, 2024

La norma è stata approvata all’unanimità e prevede il contributo stanziato nell’esercizio finanziario del 2017. Magno (Misto): «Si è rischiato di non pagare i lavoratori». Arriveranno 26 milioni in 4 anni per i Consorzi di bonifica. Ok i bilanci di Arsac e Arcea

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Gli stipendi dei 42 dipendenti di Terina sono salvi. Il consiglio regionale – nel corso di una seduta lampo, durata poco più di un’ora – ha approvato una modifica alla legge di stabilità 2017 che permette di mettere al sicuro gli stipendi dei lavoratori della Fondazione. L’ente per la ricerca alimentare è infatti oggetto di pignoramenti milionari e il rischio era quello di lasciare i dipendenti senza una retribuzione. La nuova norma approvata all’unanimità (presentata dal capogruppo pd Sebi Romeo e controfirmata da diversi consiglieri di centrodestra) prevede che il contributo stanziato nell’esercizio finanziario 2017 a favore della Fondazione «è da intendersi vincolato e destinato esclusivamente alle spese di funzionamento» e può essere erogato «previa presentazione dell’annuale piano delle attività dell’ente» e «con specifico privilegio per il pagamento delle retribuzioni dei dipendenti della Fondazione stessa». Al dibattito non ha partecipato il governatore Oliverio e gran parte della giunta (presenti solo Russo e Musmanno).

BIPARTISAN La norma “salvadipendenti” mette d’accordo (quasi) tutti. Il primo a commentare è Mario Magno (Misto): «Si è corso il rischio che i soldi per il pagamento al personale non potessero essere pagati a causa di questi decreti di pignoramento. Con questa norma mettiamo un punto fermo e ci conformiamo alla prassi di bloccare le somme per privilegiare il personale». Favorevole, ma con riserva, anche Wanda Ferro (Misto), secondo cui, oltre ad assicurare lo stipendio ai dipendenti, «è necessario capire quale sia oggi la mission delle fondazioni come Terina; cosa si vuole fare insomma di questi enti «carichi di contenuti umani ma poveri di visioni di sviluppo». «Il problema di Terina – replica Antonio Scalzo (Pd) – risale a decenni fa: ora dobbiamo decidere se continuare a tirare a campare o fare scelte coraggiose per mettere questi enti a sistema per dare uno slancio al settore della sicurezza alimentare».

BILANCI L’Aula ha anche approvato i bilanci 2016 di Arsac (Azienda per lo sviluppo agricolo), Arcea (per le erogazioni in agricoltura) e il rendiconto 2014 con riaccertamento dei residui di Azienda Calabria Verde. Riconosciuta, inoltre, una nuova infornata di debiti fuori bilancio pari a 40mila euro.

CONSORZI BONIFICA Unità del Consiglio anche sui Consorzi di bonifica. È stata approvata all’unanimità una mozione che impegna il presidente della giunta a inserire nel prossimo assestamento di bilancio una spesa di 26 milioni per il pagamento delle spettanze della manodopera impegnata nei piani attuativi di forestazione nel periodo 2001-2015. La spesa dovrebbe essere così ripartita: 3,5 milioni nel 2017; 7,5 nel 2018, 7,5 nel 2019; 7,5 nel 2020. «Con questa mozione – commenta il presidente Nicola Irto –, il Consiglio risolve lo stato di disagio di questi lavoratori. È un atto di straordinaria importanza». Favorevole anche Fausto Orsomarso (capogruppo Misto), che però puntualizza: «Serve un’idea nuova sui consorzi di bonifica, e questa giunta finora non se l’è data». Dello stesso avviso il capogruppo di Fi Alessandro Nicolò, secondo cui è necessario elaborare un nuovo percorso per enti che «garantiscono servizi essenziali ai Comuni».

(FONTE L’ALTROCORRIERE)

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