Ven. Apr 19th, 2024

Oliverio “presenta” la nuova tratta: «L’accessibilità è il cuore dello sviluppo». E ripensa al viaggio in treno con Renzi: «Tempi di percorrenza assurdi. I cittadini calabresi devono sentirsi come i milanesi, è questa la nostra priorità. Abbiamo trovato 110 milioni di debiti con Trenitalia.

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«Il problema dell’accessibilità è il cuore di ogni ipotesi di sviluppo. Ed questa la priorità in base alla quale ci stiamo muovendo». Secondo il governatore Oliverio la presentazione della nuova coppia di treni Frecciargento per il collegamento Roma-Reggio Calabria rappresenta l’occasione per ribadire il nuovo modo di intendere trasporti e mobilità della Regione.
Il nuovo servizio – come annunciato nel corso dell’incontro avvenuto in consiglio regionale – partirà con la nuova programmazione orario (10 dicembre) e prevede due nuove partenze: alle 7.22, dalla capitale per la città dello Stretto (arrivo alle 12.15), e alle 16.08 da Reggio verso Roma (21).
«Si tratta di un’offerta “a mercato” con la fiducia di avere una risposta positiva dal territorio. Siamo fiduciosi che anche su questa coppia ci sarà una risposta adeguata e anche superiore alle aspettative», spiega Gianpiero Strisciuglio, nuovo capo della divisione passeggeri Long haul di Trenitalia.
Tra Roma e Reggio i Freacciargento faranno inoltre tappa ad Afragola, Paola, Lamezia, Rosarno e Villa San Giovanni. «È un nuovo collegamento – precisa Strisciuglio – che completa quello già in essere».
Sempre dal 10 dicembre, secondo quanto riferito dai vertici Trenitalia, sarà operativo un servizio “Freccialink” per la prosecuzione su gomma del collegamento da Lamezia a Catanzaro.
«Abbiamo approfittato dell’opportunità offerta da questa nuova coppia di treni – dice Domenico Scida, nuovo direttore regionale Trenitalia – per collegare con la capitale anche le città di Cosenza e Catanzaro attraverso nuove tratte dei treni regionali. La politica della mobilità integrata è uno dei pilastri del piano industriale di Trenitalia e noi vogliamo cogliere le esigenze dei clienti per trasportarli non solo nelle stazioni, ma anche in tutti quei luoghi dove il treno normalmente non arriva».

STUDIO SUI TRASPORTI «Tutte le nostre richieste a Trenitalia – commenta l’assessore regionale ai Trasporti Musmanno – sono oggetto di studio e frutto di una precisa documentazione. Possiamo dire che il vento ora è veramente cambiato e questo ci dà la possibilità di realizzare proposte concrete». Il riferimento è al debito che la Regione aveva accumulato nei confronti di Trenitalia, così come ricordato dallo stesso Oliverio: «Quando siamo arrivati noi la Regione aveva accumulato 110 milioni di pendenze con Trenitalia: abbiamo onorato quel debito che non avevamo prodotto noi e abbiamo avviato un nuovo rapporto. Anche in questo senso va letto l’investimento già avviato di 240 milioni per il materiale rotabile».
«È un risultato particolarmente importante», osserva l’assessore alla Mobilità Francesco Russo». «Passiamo da 3 a 4 Frecce: vuol dire che copriamo altri segmenti. Tutto questo sta all’interno di una strategia che si chiama Piano dei trasporti. Trenitalia sta credendo nei nostri progetti. Ora dobbiamo avere la capacità di continuare e di supportare il trasporto pubblico locale, per far sì che i servizi a mercato abbiano sempre più respiro e siano vantaggiosi per le azienda come Trenitalia».

IL PIANO TRASPORTI Il fulcro di questa nuova visione è il Piano trasporti, approvato lo scorso anno. «Il Prt – sottolinea ancora Oliverio – è uno strumento di fondamentale importanza ed è il punto di riferimento rispetto ai tasselli che, uno dopo l’altro, stanno andando al loro posto. Stiamo rafforzando i collegamenti con la Calabria. Dobbiamo lavorare per rafforzare l’accessibilità della regione, perché è giusto che l’opportunità di un cittadino calabrese sia pari a quella di un cittadino milanese».
E l’Alta velocità? Oliverio rammenta i 6 milioni che la Regione ha stanziato per lo studio di fattibilità al fine di valutare la sostenibilità dell’investimento. «Noi siamo convinti che si possa fare, ma con lo studio lo dimostreremo». L’obiettivo finale è «togliere il Mezzogiorno e la Calabria dall’inaccessibilità, precondizione per l’unità reale del Paese. Entro tre anni sarà l’ammodernamento della ferrovia jonica, un corridoio importante a favore di una metropolitana di superficie. Stiamo costruendo un sistema integrato di mobilità e stiamo recuperando l’interlocuzione con gli enti statali, tra cui Rfi e Trenitalia».
Il governatore è sceso solo ieri dal treno del Pd, su cui ha accompagnato Renzi in giro per la Calabria. Gli è rimasto addosso il fastidio per i «tempi di percorrenza assurdi». Ecco perché «serve ammodernamento strutturale in tutta la regione». La sicurezza di aver fatto finora i passi giusti c’è: «Quando sarà completata la tratta jonica e il tratto Catanzaro-Lamezia (300 milioni investiti, ndr) per andare da Rosarno a Cirò ci vorrà la metà del tempo». Martedì lui e Renzi ci hanno messo tre ore.

(fonte l’altrocorriere)

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