Gio. Mar 28th, 2024

La Reggina, dopo due sconfitte consecutiva, ritrova il sapore della vittoria contro la Fidelis Andria.  Gli amaranto non giocano una grande partita, ma si guadagnano gli applausi convinti del pubblico per la capacità di restare nel match nelle fasi delicate e per aver lottato su ogni pallone.

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Gli episodi penalizzano oltre modo i pugliesi che hanno offerto una buona prestazione, a tratti migliore degli di quella degli amaranto.

Nel calcio, però, quasi nulla avviene per caso, neanche le vittorie che appaiono fortuite. I tre punti restano sullo Stretto anche e soprattutto per l’imprecisione della fase offensiva degli uomini di Loseto, incapaci di sfruttare le tante occasioni da rete avute nel corso della sfida.

La Reggina incassa con soddisfazione e si porta a casa una vittoria di cruciale importanza per il futuro, con la consapevolezza che la prova poteva essere migliore.

Reggina: muro dell’Andria, ma non solo

La sfida tra la Reggina e la Fidelis Andria è esattamente quella che ci si aspetta alla viglia. I pugliesi propongono una squadra che gioca a linee strette, fa muro davanti alla propria di rigore avversaria e approfitta degli spazi che gli amaranto concedono.

Il 4-3-1-2 di Agenore Maurizi rimanda in soffitta il 5-3-1-1 figlio del’emergenza visto a Trapani, ma sfondare il muro avversario non è semplice. Il  tecnico ritrova un Bianchimano che fa sentire la sua fisicità tra i centrali avversari.   Il gioco dei padroni di casa non è più una sorpresa e non sorprende più vedere attenzioni speciali per De Francesco e Porcino, fortemente limitati dalla grande densità fatta dai pugliesi attorno a loro.

E a fare la differenza, nel primo tempo, c’è anche il diverso atteggiamento: asfissiante il pressing degli ospiti (talvolta persino alto) e l’aggressività sulle seconde palle risulta maggiore tra le maglie azzurre.  Poi c’è l’arbitro che ama lasciar correre, non esattamente un assist per una squadra leggera come quella amaranto.

La Reggina va in difficoltà e si aggrappa a Cucchietti. Il portiere in avvio di stagione vola a deviare una conclusione di De Giorgi, poi è super reattivo su insidioso diagonale di Barisic lanciato a rete da una perfetta ripartenza ospite.  Poi  Curcio, con la porta praticamente aperta da una corta respinta avversaria, grazia gli amaranto calciando in curva.

Troppo spreco per l’Andria che al 43′ paga: tiro di Marino, deviato da un avversario e palla che finisce a Bianchimano che, al rientro, firma il primo gol stagionale.   E’ l’episodio che premia, oltre i loro meriti, gli amaranto.

Sul finale della prima frazione altra occasione per i pugliesi:  tiro-cross di Curcio, Lattanzio ci mette il piede e la palla va fuori  Cucchietti battuto.

Reggina-Fidelis Andria: la ripresa

La Reggina in avvio di ripresa scampa al quinto pericolo creato dai pugliesi: Curcio inventa da sinistra, Lattanzio va col tacco e la palla finisce sul palo.  E non sarà l’unica occasione, dato che Esposito poco dopo ancora con la porta aperta calcia alto.

Maurizi si affida ai cambi per dare inerzia alla squadra ed anche un po’ di copertura.   Servono quasi venticinque minuti per vedere gli amaranto pericolosi nell’area avversaria: punizione dalla trequarti del neo entrato Tulissi, torre di Mezavilla per Di Filippo che viene chiuso in uscita dal portiere Maurantonio.

Proprio l’attaccante ex Atalanta sembra avere una marcia in più e una sua azione personale viene conclusa con un tiro che l’estremo difensore pugliese para coprendo il primo palo.

L’Andria è stanca e si vede.  E la frustrazione inizia a farla da padrona quando Croce colpisce a gioco praticamente fermo Cucchietti e rimedia un rosso sacrosanto.

A sei minuti dal novantesimo un colpo di testa di Di Filippo sugli sviluppi di un corner mette il punto esclamativo sulla sfida.

REGGINA – FIDELIS ANDRIA 2-0
Marcatori: 43’ Bianchimano, 85’ Di Filippo

REGGINA: Cucchietti, Pasqualoni, Solerio, Laezza, Bianchimano (72’ Sparacello), De Francesco (56’ Fortunato), Marino, Porcino, Di Filippo, Sciamanna (61’ Tulissi), Mezavilla All. Maurizi
FIDELIS ANDRIA: Maurantonio, De Giorgi, Rada, Barisic (66’ Scaringella), Piccinni (16’ Esposito), Lattanzio (74’ Croce), Matera, Minicucci (74’ Pipoli), Celli, Curcio, Quinto (74’ Bottalico) All. Loseto
Arbitro: Tursi di Valdarno – Assistenti: Conti (Acireale), Lalomia (Agrigento)
Ammoniti: Di Filippo, Bianchimano, Matera, Pasqualoni, Curcio
Recupero: 2’pt, 4′ st
Note: 81’ espulso Croce per comportamento antisportivo

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