Ven. Apr 19th, 2024

Continuano le trattative tra l’ex assessore regionale e il movimento di Bersani e D’Alema. Il suo passaggio provocherebbe una slavina nel Pd reggino. Sergio smentisce la sua adesione ma conferma il dialogo con Gentile

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Per lui sarebbe una specie di ritorno a casa, dopo anni di cattività nel Pd. Ad accogliere Renzi alla stazione di Reggio c’era – in posizione defilata – anche lui, ma Nino De Gaetano, da sei anni tra i dem, potrebbe comunque aderire presto a Mdp, il movimento di Bersani, D’Alema e Speranza, anche sulla scorta dei buoni risultati ottenuti in Sicilia con Fava.
L’ex assessore regionale, probabilmente, è uno dei maggiorenti ai quali, pochi giorni fa, si riferiva il deputato Nico Stumpo, quelli con cui «si dialoga ma non sono ancora pronti a fare il passo». E con De Gaetano la “trattativa” è sul tavolo da parecchio tempo. Pochi giorni fa, proprio a Reggio, si sarebbe incontrato con uno dei pezzi grossi di Articolo Uno, l’europarlamentare Massimo Paolucci, con cui esiste un rapporto consolidato da tempo. Solo che l’ex di Rifondazione comunista, uno degli imputati eccellenti del processo Rimborsopoli, non ha ancora sciolto il nodo.

SLAVINA Il suo addio potrebbe provocare una piccola slavina nel Pd reggino. Perché è vero che De Gaetano non ha, ormai da due anni, alcun incarico istituzionale, ma l’ex titolare di Trasporti e Lavoro ha pur sempre il “controllo” politico su una vasta rete di amministratori locali in tutta la provincia. Molti dei suoi uomini hanno già aderito alla formazione bersanian-dalemiana. È il caso, ad esempio, dell’ex commissario dell’Asp di Reggio, Santo Gioffrè, accreditato come possibile candidato alle prossime politiche proprio nelle fila di Mdp. Il progetto è di ampio respiro e coinvolgerebbe anche Tito Nastasi, ex vicesindaco di Melito Porto Salvo e già candidato alle ultime elezioni regionali sotto le insegne di Democratici progressisti, il movimento calabrese omonimo, ma fedele al Pd, di quello nazionale. Nastasi potrebbe ritentare il salto a Palazzo Campanella con la nuova formazione di sinistra.
Molte scelte, però, dipendono dai prossimi passi di De Gaetano che, stando alle prime indiscrezioni, non avrebbe intenzione di misurarsi elettoralmente alle politiche; in ogni caso non prima di vedere come va a finire il processo che lo vede alla sbarra.
Se l’ex membro della minigiunta Oliverio dovesse infine decidersi a sposare Mdp, con lui potrebbero traghettare diversi sindaci e amministratori del Reggino e ben due consiglieri della Città Metropolitana di Reggio, cioè Kety Belcastro, prima cittadina di Caulonia, e Filippo Quartuccio.

SERGIO RIFLETTE Ma le parole di Stumpo hanno creato un subbuglio particolare soprattutto a Palazzo Campanella, perché il deputato bersaniano aveva parlato esplicitamente di consiglieri regionali pronti ad abbracciare Mdp. Uno di questi, secondo i rumors, avrebbe dovuto essere il presidente della commissione Affari istituzionali, Franco Sergio. Che però, raggiunto dal Corriere della Calabria, smentisce seccamente: «Non mi sfiora neanche l’idea, è una voce del tutto infondata». Nessuna trattativa aperta con Mdp, dunque? «Parlo con tutti, ma la storia di Mdp non mi appartiene proprio. Non sono iscritto al Pd né ho mai aderito ai vari Pci, Pds, Ds. Sono un politico di centrosinistra, non di sinistra. Stumpo? Non lo conosco e non ci ho mai parlato». Niente Articolo Uno, allora. Ma qualcosa in pentola bolle comunque. «Ho preso un caffè con Gentile…», si lascia sfuggire Sergio, per poi ribadire che, per il momento, non c’è alcun passaggio da annunciare: «La mia è una pausa di riflessione, ma sono un indipendente e rimango tale. Resto critico rispetto a come vanno le cose in Regione, è vero, non l’ho mai nascosto. Ma di questo nessuno se ne è mai voluto accorgere».

GLI ALTRI Eccezion fatta per Sergio, l’esodo verso Mdp sempre ormai un dato di fatto. Il primo a ufficializzarlo è stato il presidente della commissione Antindrangheta Arturo Bova. Anche Nicola Fiorita, l’ex candidato a sindaco di Catanzaro, viene indicato come possibile candidato bersaniano alle prossime politiche; anche se lui, per adesso, nega: «Non c’è alcuna imminente adesione in pianta stabile ad altre formazioni politiche» (Gazzetta del Sud). Chi potrebbe aver preso una decisione è invece un altro consigliere comunale del capoluogo, Vincenzo Capellupo. Nessun dubbio, invece, sul coinvolgimento in prima persona dell’ex candidato a sindaco di Vibo con il Pd, Antonio Loschiavo: per lui è già pronto un posto in lista per le elezioni 2018.

(fonte l’altrocorriere)

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