Ven. Apr 19th, 2024

Per la Procura federale il club rossoblu avrebbe prodotto e utilizzato una fideiussione priva di qualsiasi efficacia

Un fulmine a ciel sereno per il Rende. Il club rossoblu è stato deferito a titolo di responsabilità diretta al Tribunale Federale Nazionale. Sotto la lente d’ingrandimento la fidejussione prodotta unitamente alla domanda di ripescaggio.

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Il comunicato ufficiale

Il Procuratore Federale e il Procuratore Federale Aggiunto, espletata l’attività inquirente e all’esito della notificazione della comunicazione di chiusura delle indagini, hanno deferito al Tribunale Federale Nazionale-Sezione Disciplinare Fabio Coscarella, all’epoca dei fatti amministratore unico e legale rappresentante pro-tempore della società Rende Calcio 1968 s.r.l. “per rispondere della violazione di cui all’art. 1 bis, comma 1, del C.G.S., in relazione all’art. 8, commi 1 e 2, del C.G.S., per aver violato i doveri di lealtà probità e correttezza, in quanto unitamente alla domanda di ripescaggio al campionato di Serie C della società dallo stesso rappresentata e nel termine per la presentazione della stessa – fissato dal C.U. del Presidente Federale n. 10/A del 14.7.2017 per il giorno 28.7.2017 – in data 27.7.2017 ha prodotto e utilizzato una fideiussione priva di qualsiasi efficacia, senza aver effettuato alcun controllo preventivo sulla validità della stessa e senza aver avuto rapporti diretti con soggetti autorizzati a emettere la garanzia secondo le norme federali”. Deferita anche la società a titolo di responsabilità diretta.

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