La strada statale 106 ionica è rimasta bloccata ieri mattina, con deviazione su strade locali interne, nel tratto che attraversa il territorio di Strongoli, a causa del ribaltamento di un’autocisterna che trasportava 13 mila litri di gpl.
Le operazioni di messa in sicurezza dell’area si sono presentate delicate e hanno visto impegnati i vigili del fuoco del Comando provinciale di Crotone insieme ad una squadra speciale giunta dal Comando provinciale di Catanzaro che si è occupata di recuperare e travasare il gas, con tutte le cautele del caso, all’interno della cisterna.
La Polizia stradale ha effettuato i rilievi sul posto per ricostruire la dinamica dell’incidente. Sul posto è intervenuto anche il nucleo regionale LPG-Travasi dal capoluogo che ha dovuto lavorare a lungo per provvedere alla bonifica della cisterna bruciando gli ultimi 2.000 litri di GPL contenuti. Fortunatamente l’autista del mezzo non ha riportato ferite gravi.
Su quanto accaduto è intervenuta stamane attraverso una nota inviata alla nostra redazione l’Associazione “Basta Vittime Sulla Strada Statale 106”: “quanto è accaduto ieri sulla S.S.106 a Marina di Strongoli nel 2017, si legge, ci permette di evidenziare con amarezza quanto siano enormi le dimensioni di arretratezza infrastrutturale (e, quindi, complessiva), in cui versa la Calabria jonica.
Lo Stato, continua la nota, non solo è un complice nell’olocausto che vede da sempre tante, troppe vittime sulla S.S.106, ma è anche responsabile dell’incapacità di investire quelle irrisorie risorse economiche previste per l’ammodernamento della S.S.106. Non solo investe ancora oggi grossi capitali per migliorare le infrastrutture presenti al Nord del Paese destinando solo qualche briciola al Sud ed ancora meno alla Calabria ma poi non è capace neanche di investire quelle inconsistenti risorse peraltro già destinate”.
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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it
