Con la definizione dei collegi e’ partita nel Pd la caccia al seggio. La mappa secondo quanto afferma l’Agi (collegi certi, contendibili e probabilmente persi) – riferiscono fonti parlamentari dem – e’ nelle mani di Lotti. I ministri dovrebbero correre nei collegi uninominali di riferimento: Delrio a Reggio Emilia, Minniti a Reggio Calabria, Franceschini a Ferrara, Madia a Roma, Orlando a Genova-La Spezia, la Fedeli potrebbe essere capolista nel listino in Toscana. Molti esponenti di governo correranno anche nel proporzionale mentre il ministro dello Sport, viene riferito, correra’ solo nel collegio di Firenze.
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Alla minoranza dem, secondo quanto riporta l’Agi, potrebbero toccare una trentina di seggi ma c’e’ fibrillazione nei gruppi parlamentari non solo per capire l’eventuale conferma ma soprattutto per la collocazione. “In un partito come il nostro – afferma il ministro Orlando – non credo si possa decidere in due o tre persone, se si restringe lo spettro dei propri candidati si rischia di perdere voti. Tendenzialmente se si candidano solo renziani si prendono solo i voti dei renziani”. Tra le new entry si fanno i nomi della giornalista Chirico, del virologo Burioni, dell’astronauta Cristoforetti, di Lucia Annibali, di Paolo Siani, fratello del giornalista ucciso dalla camorra. Il Pd dovra’ inoltre fare i conti con i collegi da destinare ai partiti alleati. Domani verra’ presentata la lista formata da Bonelli, Nencini, Uras, Ragosta e alla quale si aggregheranno forse anche i montiani Vezzali e D’Agostino. Poi c’e’ la lista dei centristi di Lorenzin, Casini (nelle vesti di padre nobile) e Galletti. Nel Pd calcolano una ventina di seggi da lasciare alle altre liste. La settimana prossima comunque – spiegano fonti parlamentari Pd – si chiudera’ il cerchio sulle alleanze e il quadro sara’ piu’ chiaro.