Ven. Apr 19th, 2024

Il ministro dello Sviluppo economico a Napoli: «L’ho visto una volta per sbaglio. Non è mai venuto a dirmi “che strumenti abbiamo per far ripartire l’economia?”». La replica del governatore: La replica del governatore: «È distratto. Il 26 luglio abbiamo firmato il primo accordo per i Contratti di sviluppo»

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Il proscenio è quello del convegno “Avere 20 anni al Sud”, organizzato dal quotidiano “Il Mattino” al Teatro Mercadante di Napoli. Il protagonista è Carlo Calenda, ministro dello Sviluppo economico. E l’attacco è diretto ai governatori del Sud. Non tutti, però. Perché il ministro ha parole dolci per il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. E amare per gli altri. «Con la Campania – spiega il ministro – abbiamo lavorato bene per rimettere in moto l’economia. Ma il presidente della Regione Calabria l’ho visto una volta per sbaglio, non è mai venuto a dire che facciamo? Che strumenti abbiamo?». Crocetta è addirittura più assente: «Col presidente della regione Sicilia – ha aggiunto – non ho mai parlato al telefono. C’è una grossa mancanza di meridionali efficienti nella politica locale». Una stoccata che si è sentita forte anche a Catanzaro. E sottolinea la difficoltà nei rapporti tra la Presidenza della giunta regionale e il governo. Al di là delle generiche attestazioni di buona collaborazione, se si scende nel dettaglio gli scontri istituzionali non mancano. E se, da un lato, è Oliverio ad alimentarli con i suoi propositi (rientrari e recentemente ribaditi) di incatenarsi se il governo non porrà fine al commissariamento della Sanità, dall’altro è un esponente del governo Gentiloni a segnalare la “distrazione” (per usare un termine soft) del governatore rispetto a un tema centrale come gli strumenti per ridare fiato all’economia regionale. Come dire: non per alimentare paragoni, ma De Luca è tutta un’altra cosa (e forse anche per questo il commissariamento della sanità in Campania è affidato al presidente)…

LA RISPOSTA DEL GOVERNATORE «A leggere le dichiarazioni riportate dalle agenzie di informazione del ministro Calenda mi verrebbe da dire che il ministro è così distante dal Sud da non comprendere e ricordare la peculiarità delle azioni di Governo nelle varie regioni. Sorprende che lo stereotipo negativo appiccicato al Sud sia tale da orientare anche un ministro della Repubblica, evidentemente distratto rispetto a quanto realmente si muove nelle regioni meridionali». Così il presidente della Regione Mario Oliverio replica alle dichiarazioni del ministro Carlo Calenda. «Sarebbe, infatti, troppo facile rispondere che solo il 26 luglio scorso io, lo stesso ministro Calenda e l’amministratore delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, abbiamo assieme firmato, come testimoniano peraltro le foto, un importante accordo che destina 145 milioni di euro alle imprese calabresi. Un accordo che, per prime in Italia, hanno firmato Calabria e Campania, con grandi parole di soddisfazione dello stesso ministro Calenda. Cosa sia successo dopo quattro mesi non è chiaro. Quell’accordo, oltre a destinare le risorse, sancisce e disciplina – prosegue Oliverio – un lavoro comune tra le amministrazioni coinvolte. Testimonianza del fatto che esiste una collaborazione, una quotidianità di rapporti che è strano sfugga al Ministro. Parlo, in particolare, degli accordi in corso tra gli uffici e le strutture tecniche delle rispettive amministrazioni, in via di definizione per la gestione del Credito d’imposta, per gli strumenti di garanzia a sostegno delle imprese e, in generale, di tutte le attività mirate a favorire un più stretto raccordo tra il Programma operativo regionale (POR) e nazionale (PON). Il lavoro che stiamo facendo assieme al Governo, a tanti ministri, è uno dei capisaldi dell’azione del mio governo, una priorità ed un impegno costante, dove non siamo solo destinatari di interventi decisi a Roma ma siamo protagonisti delle scelte nuove di programmazione, solide, qualificate e aggiornate e dei piani di investimento. Proprio per questi motivi – conclude il governatore – stupiscono le dichiarazioni del ministro Calenda, ma non ci faranno arretrare di un millimetro dall’azione nella quale siamo impegnati a favore della Calabria».
Lo stesso ministro ha risposto su Twitter al governatore: «Vero. Hai ragione. Il senso della frase era più generale ma nel tuo caso comunque impreciso».

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