Gio. Apr 18th, 2024

Ci tengo ad esprimere nuovamente il mio più profondo rammarico per il fatto che il riconoscimento dei diritti di una bambina con disabilità si sia dovuto ottenere mediante il necessario intervento del Tribunale Amministrativo di Reggio Calabria, nonostante i genitori della bambina, insieme al loro legale, abbiano preventivamente tentato in tutti i modi di vedersi assegnare quanto dovuto attraverso il dialogo, confidando, evidentemente, in una soluzione bonaria della vicenda.

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Ciò non è avvenuto solo ed esclusivamente a causa dell’atteggiamento di assoluta “chiusura” tenuto dagli amministratori comunali nella fase precedente all’iniziativa giudiziaria cui sono stati “costretti” i genitori della bambina.

A tanto non si doveva arrivare perché questo non fa onore al Comune di Roccella Ionica.

Da cittadino, prima ancora che da medico che quotidianamente assiste a situazioni di difficoltà legate a problematiche di salute mi sono sentito profondamente turbato, non tanto per le eventuali omissioni preventive, quanto piuttosto per il comportamento successivo che il Comune di Roccella ha tenuto con i genitori della bambina.

Un ente pubblico che spesso ha “piegato” il suo agire a interessi molto meno importanti ha, invece, innalzato un “muro di gomma” che si è immediatamente sgretolato nel momento in cui la questione è stata sottoposta al vaglio del Tar di Reggio Calabria.

Nonostante tutto questo, gli attuali amministratori (che non hanno ancora fatto pervenire pubbliche scuse a nome di tutta la cittadinanza ai genitori della bambina) non trovano di meglio da fare che “tirare in ballo” il mio nome nel comunicato di risposta alla nota di biasimo dell’opposizione, probabilmente in una sorta di ridicolo tentativo di coinvolgermi nella vicenda.

Come è a tutti noto non sono più ormai da diversi anni Assessore alle Politiche Sociali e di questo me ne rammarico, poiché sono assolutamente certo (e chi mi conosce lo sa) che in una simile situazione avrei adottato una condotta ed un comportamento diametralmente opposto a quello tenuto dall’Amministrazione comunale, a prescindere da stanziamenti preventivi ed inesistenti vincoli di bilancio che, nel caso di specie, non  rilevano in alcun modo, come giustamente rilevato dal Tar di Reggio Calabria nella sentenza di condanna.

In altre parole, in situazioni come queste i numeri non contano, contano le persone ed i bisogni primari di una collettività che sta vedendo sempre più spesso anteposte esigenze ludiche, musicali e festaiole a diritti fondamentali ed incomprimibili, come quello in questione.

Inutile rilevare che durante la mia permanenza nel ruolo di Assessore alle Politiche Sociali non si è mai verificata una situazione del genere, ma non ho alcun dubbio nell’affermare che avrei fatto di tutto per evitare l’intervento degli Organi giudiziari, di questo ne sono certo.

Per quanto riguarda la mia attività politica, l’enorme consenso che ho sempre ricevuto dai cittadini di Roccella (che non smetterò mai di ringraziare) mi induce a ritenere che il mio operato sia stato sempre molto apprezzato e di questo ne vado fiero.

In particolare, nonostante le forti limitazioni imposte all’epoca dall’Assessorato al Bilancio siamo riusciti a realizzare, in collaborazione con i dipendenti comunali che supportavano il mio assessorato, una importante attività che i cittadini hanno dimostrato di aver apprezzato.

Per quanto riguarda il settore delle Politiche Sociali, nei cinque anni in cui l’Assessorato è stato guidato dal sottoscritto, abbiamo regolarmente ottenuto i contributi della Provincia relativi al Diritto allo Studio per gli alunni con disabilità.

Inoltre il Comune di Roccella è stato, all’epoca, uno dei pochi Enti ad inviare negli istituti scolastici gli operatori LSU mettendoli a disposizione degli insegnanti di sostegno con compiti di supporto in attività ausiliarie in favore dei ragazzi con disabilità, come ad esempio l’attività di accompagnamento nel tragitto scuola – casa sul pulmino scuolabus.

Infine Roccella ha sempre ottenuto i contributi della Regione Calabria per i servizi sociali tramite il Distretto Nord (di cui fanno parte insieme a Roccella altri 18 Comuni), in seno al quale il nostro Comune poteva vantare, all’epoca, un proprio rappresentante nel “Tavolo Tecnico” che aveva, fra l’altro, il compito di decidere le strategie da adottare in merito all’utilizzo dei contributi regionali dedicati.

Mi risulta, purtroppo, che oggi il Comune di Roccella non faccia più parte di quel “Tavolo Tecnico”, in quanto escluso sulla base del nuovo regolamento e con relativa delibera, poichèl’Amministrazione Comunale non è stata in grado di sostituire il proprio componente collocato in pensione.

Gabriele Alvaro CONSIGLIERE COMUNALE

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