Gio. Apr 25th, 2024

“Mi chiedo cos’altro deve succedere perché il Commissario Scura e la Regione affrontino finalmente e adeguatamente l’emergenza del Pronto Soccorso dell’importante ospedale regionale dell’Annunziata di Cosenza. Si aspetta che succeda prima qualche nuova tragedia per intervenire”?. É quanto si chiede, in una nota, Franco Corbelli, leader del Movimento Diritti Civili e candidato, per Liberi e Uguali, alla Camera dei Deputati nel collegio di Cosenza. “Oggi, a mezzogiorno, Corbelli – è detto nella nota – si è recato a far visita nel Pronto soccorso per sincerasi da vicino della gravità della situazione. Ha incontrato pazienti, loro familiari, medici, paramedici e personale ausiliario. “Ho visto sui loro volti – prosegue Corbelli – la sofferenza, i loro drammi, ho ascoltato le dignitose denunce e stretto tante mani. Ho promesso che sarei subito intervenuto e lo faccio con grande indignazione civile. Sono oltre 20 anni che lotto per questo Pronto soccorso, per l’ospedale dell’Annunziate e per gli altri nosocomi della provincia e della regione; ho, dieci anni fa, il 30 giugno 2008, proposto, elaborato e fatto approvare, all’unanimità dal Consiglio regionale, anche la legge per l’istituzione del Garante della salute, sino ad oggi non ancora attuata. Oggi ho voluto rendermi conto di persona della situazione attuale del Pronto soccorso. Il quadro che si è presentato davanti ai miei occhi era drammatico, malati sistemati in ogni angolo, nel corridoio, nella sala d’attesa. Oltre una sessantina quelli che aspettano da diversi giorni di essere trasferiti dal Pronto soccorso nei vari reparti che, per mancanza di posti liberi, non possono accoglierli. Il dato che ho registrato questa mattina è allarmante. Sino alle 13 erano arrivate una ventina di ambulanze, dai diversi ospedali della provincia, anche da Castrovillari. Sino a mezzogiorno erano stati registrati 12 codici rossi, 12 codici gialli e oltre 30 codici verdi. E la situazione è purtroppo destinata ad aggravarsi nelle prossime ore con nuovi arrivi e altri ricoveri. A far fronte a questa drammatica emergenza c’erano in servizio questa mattina solo 4 medici e 6 infermieri. Si può continuare in questo modo, negando di fatto il diritto alla salute dei malati e calpestando la loro dignità?”.

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