Gio. Apr 18th, 2024

«Adesso la deputata del Pd Enza Bruno Bossio e i suoi megafoni chiedano scusa ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, nonché agli amministratori locali, cui hanno mentito vendendo la favoletta della risoluzione del precariato per l’intera categoria e della proroga universale dei contratti».

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Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci, a seguito della circolare con cui la Funzione pubblica ha chiarito la vicenda della proroga dei contratti per gli Lsu-Lpu, che aveva messo in allarme sindaci e segretari comunali della Calabria. «Al netto – prosegue la parlamentare 5stelle – della spregiudicata caccia al voto da parte della Bruno Bossio, la Funzione pubblica ha spiegato che sono prorogabili soltanto i rapporti di lavoro con i soggetti, che abbiano superato i 36 mesi lavorativi, interessati alle procedure di stabilizzazione».

«La Funzione pubblica – prosegue la deputata 5stelle – ha specificato che gli enti territoriali con vuoti in organico per determinate qualifiche procedono all’assunzione a tempo indeterminato dei soggetti collocati in un apposito elenco regionale, ancora da stilare. Tali assunzioni da parte degli enti territoriali sono però subordinate alla compatibilità con il loro fabbisogno e soggette ai pesanti vincoli finanziari di legge».

«In merito alle risorse stanziate, la Funzione pubblica – aggiunge la deputata 5stelle – ha confermato che i 50 milioni dello Stato servono soltanto alla compartecipazione agli oneri derivanti dai contratti a tempo determinato dei lavoratori, per perseguire l’obiettivo, non ancora raggiunto nei tre anni precedenti, dell’avvio di percorsi assunzionali a tempo indeterminato». «Infine – conclude Nesci – la Funzione pubblica ha esplicitato il ritorno al bacino regionale degli Lsu-Lpu per quei lavoratori che gli enti territoriali non possano assumere. Morale della favola, tanti resteranno fuori dalle stabilizzazioni e saranno appesi alle scelte ignote della Regione a causa di questo pasticcio di Bruno Bossio e sodali, che, carte alla mano, si è rivelato un inganno elettorale, proprio come avevamo denunciato. Ora la Regione ha il dovere di dare risposte rapide agli esclusi dalle stabilizzazioni, per i cui diritti ci batteremo con determinazione».

 “Sono inaccettabili i disservizi cronici nell’ospedale di Soveria Mannelli, che i cittadini non possono subire d’ufficio, nell’indifferenza della direzione generale dell’Asp di Catanzaro e, soprattutto, del governo regionale”. Lo afferma, in una nota, la deputata M5s Dalila Nesci. “Fuori da ogni retorica – prosegue Nesci – adesso porterei il presidente Mario Oliverio nei quattro ospedali calabresi di zona montana, tra cui quello di Soveria Mannelli, insieme ai direttori generali delle aziende sanitarie che li gestiscono. Soltanto vedendo da vicino, ci si può rendere conto che è in atto lo smantellamento effettivo di queste strutture, cui spesso manca personale, a dispetto della normativa europea sui turni e i riposi obbligatori. I pazienti ne sono umiliati, soprattutto gli anziani e i più deboli. Il nuovo Governo e il nuovo Parlamento dovranno garantire subito le conseguenti assunzioni di medici, infermieri e altri operatori, che in Calabria sono almeno 1.500. Soprattutto, bisognerà rivedere, a livello legislativo – conclude Nesci – il ruolo degli ospedali montani e di aree disagiate, che non può essere quello attuale”.
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