Ven. Mar 29th, 2024

Il vicepresidente della giunta regionale e candidato alla Camera del Pd commenta l’operazione “Passo di salto” della Dda di Catanzaro. «Esprimere gratitudine alla magistratura e alle Forze dell’ordine per la loro azione di contrasto»

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«Legalità e libertà sono concetti intimamente connessi ed interdipendenti, se è vero infatti – come osservava Calamandrei – che non vi può essere legalità laddove non esiste libertà è altrettanto vero e scontato il percorso inverso. Per essere autenticamente liberi è, infatti, necessario vivere ed operare in un contesto dove l’affermazione quotidiana della legalità – in tutte le sue espressioni – sia un principio assoluto e non negoziabile». A dirlo, in una nota, è Antonio Viscomi, vicepresidente della giunta regionale e candidato del Pd alla Camera.
«Ciò – spiega – è particolarmente vero in una regione come la Calabria dove la criminalità organizzata – con tutte le sue spregevoli forme di controllo del territorio e delle attività illecite – condiziona il sistema economico ed incide sulla qualità della vita nei singoli contesti territoriali. Ecco perché occorre esprimere tutta la propria gratitudine alla magistratura ed alle forze dell’ordine che quotidianamente sono impegnati in un’azione di contrasto i cui effetti riguardano senz’altro il presente di questa regione ma soprattutto un futuro che immaginiamo più libero».
«Rientra senz’altro in questa prospettiva l’operazione “Passo di salto” portata a termine stamane su iniziativa della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro e che ha portato all’arresto di 51 persone accusate di reati che costituiscono – da sempre – uno dei principali canali di “approvvigionamento” delle organizzazioni criminali. La politica – aggiunge – e chiunque abbia ruoli, funzioni e responsabilità nel governo della cosa pubblica – ha un duplice dovere, da un lato condividere gli straordinari sforzi messi in campo dalla magistratura e dalle forze dell’ordine e dall’altro lavorare per costruire quelle condizioni di contesto che aiutino, sostengano e promuovano una effettivamente libera intrapresa privata che garantisca sviluppo, occupazione e reddito». «La legalità garantita dall’azione e dal lavoro dei magistrati e delle forze dell’ordine non deve essere mai intesa solo ed unicamente come affermazione della legge, e dunque in chiave repressiva, ma – conclude Viscomi – come uno straordinario contributo in difesa della libertà di tutti e del futuro dell’intera regione».

 

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