Ven. Apr 19th, 2024

Ieri 15 marzo 2018 è stato notificato all’Amministrazione Comunale di Bovalino un ricorso al TAR della Calabria-Sezione distaccata diReggio Calabria, presentato da un cittadino di Bovalino (Sig. Sergio Delfino, ex Assessore della disciolta giunta a guida Tommaso Mittiga e marito dell’attuale Consigliere di minoranza Rosalba Scarfò) contro il Comune di Bovalino, avente come obiettivo l’annullamento della delibera n. 35 con la quale è stato dichiarato il «dissesto economico-finanziario dell’Ente» lo scorso 23/12/2017.

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La Giunta, pertanto, si è subito riunita ed ha deliberato di«costituirsi in giudizio per resistere al ricorso» (sarà rappresentata nella difesa giudiziale dall’Avv. Giuliana Ferraro, designata per tale incarico dal coordinatore dell’Ufficio Legale del Comune) in quanto ritiene necessario tutelare non solo l’Ente nel suo complesso ma anche e soprattutto l’immagine del paese e gli interessi della sua collettività.

Abbiamo ascoltato il Sindaco, Avv. Vincenzo Maesano, per avere notizie più dettagliate in merito e in proposito ci ha detto: «Il momento è particolarmente delicato perchè nel caso (assai improbabile, secondo noi) di accoglimento del ricorso si farebbe un salto nel buio in una situazione poco chiara nella quale la massa debitoria (circa 11 milioni di euro) continuerebbe a gravare sulle casse comunali e sulla comunità bovalinese, bloccando di fatto l’opera di risanamento che quest’Amministrazione con grande senso di responsabilità e coraggio ha avviato nel dicembre 2017.

Ciò potrebbe anche determinare l’aggressione, senza limiti, del patrimonio comunale da parte dei creditori che detengono un titolo esecutivo con l’impossibilità per l’Ente di fornire ai cittadini i servizi essenziali e persino impedire il pagamento degli stipendi.

Dispiace fortemente, senza voler entrare nel merito del ricorso, che la fornitura di servizi essenziali (quali la riparazione dell’impianto di riscaldamento della scuola di Borgo, il rifornimento di gasolio per l’impianto di riscaldamento della scuola di Bosco Sant’Ippolito, la riparazione di importanti guasti idrici -che hanno determinato dei disservizi alla comunità e per l’Ente il pagamento dell’acqua al gestore senza che di fatto fosse utilizzata dai cittadini- e la riparazione di guasti fognari -effettuati al fine di evitare emergenze sanitarie-) siano stati dal ricorrente indicati e, pertanto, strumentalizzati, come prova della situazione florida dell’Ente; non ravvisando invece in esse un’attenzione dell’Amministrazione Comunale verso i bisogni della comunità.

Rammarica ancor di più che evidenti questioni o dispute politiche, quali quelle avanzate dall’ex amministratore -seppur celate come motivi giuridici-, vadano a discapito dell’intero paese e dei miei concittadini».

http://www.calabriainforma.com

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