Ven. Apr 19th, 2024

Con la giornata di ieri si è conclusa la XXVI^ Edizione delle “Giornate Fai di Primavera 2018”. Il tempo è stato particolarmente inclemente ed ha minacciato seriamente lo svolgimento delle visite programmate nell’antico Borgo di Bovalino superiore, ma la voglia di sapere, e soprattutto di vedere questi sorprendenti luoghi, ha avuto la meglio ed in tanti sono accorsi per ammirare i ruderi del Castello, la casa del Beato Camillo Costanzo ed i preziosi tesori esposti nell’antica Chiesa Matrice “Santa Maria ad Nives e San Nicola di Bari” (luogo di culto di enorme pregio storico ed architettonico per la Soprintendenza ai Beni Artistici, Storici e Culturali di Reggio Calabria).

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Ma la sorpresa più bella è stata la visita inaspettata e del tutto informale di S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, Dottor Michele Di Bari, che intorno alle ore 14.30 di  ieri ha raggiunto l’antico borgo accompagnato dal Sindaco di Bovalino, Avv. Vincenzo Maesano, informato all’ultimo momento dell’arrivo dell’alta Autorità. Comunque, nessun sconvolgimento dei programmi, S.E. il Prefetto, come un normale visitatore, ha fatto il suo ingresso nella Chiesa Matrice dove è stato accolto dal Priore dell’Arciconfraternita SS. Immacolata di Bovalino superiore, Dottor Antonio Blefari, da Don Rigo Elangui parroco anche della parrocchia di Bovalino superiore, dalla Responsabile Fai della Locride e della Piana Titty Curinga, dalla Professoressa Daniela Circosta, Responsabile Fai Scuolae da Luca Siciliano, Responsabile Fai giovani, ognuno li per supportare i tanti ragazzi impegnati a far da cicerone e per rendere omaggio ai tesori del 1500 esposti in bella mostra davanti all’altare centrale.

A coadiuvare i ragazzi-cicerone ci ha pensato, per l’occasione, anche l’Assessore alla “Cultura ed alle Politiche per il centro storico”, Dottor Pasquale Blefari, che in qualità di storico e di componente dell’Arciconfraternita ha soddisfatto le tante curiosità espresse da S.E. il Prefetto. Il programma della visita non ha subito variazioni di sorta e quindi, dopo la Chiesa Matrice, il gruppo si è spostato nella casa del Beato Camillo Costanzo dove dopo aver ammirato i vari cimeli esposti ed appresa la particolare storia del Beato, morto martire in Giappone (Hirado-1622), il Dott. Di Bari ha voluto firmare il registro dei visitatori che si trovava all’ingresso. Terza ed ultima tappa, i ruderi del castello, l’alta personalità si è detta estasiata dal panorama che gli si è presentato davanti agli occhi, all’orizzonte Benestare, Sant’Agata, San Luca, Casignana e tutti i paesi della marina, da una parte Capo Bruzzano e Bovalino e dall’altro Ardore e Roccella. Prima di lasciare il luogo della visita e dopo essersi intrattenuto brevemente con il Sindaco, S.E. il Prefetto, ha esortato gli studenti a continuare su questa strada perchè la formazione, lo studio del nostro immenso patrimonio storico-culturale e l’approfondimento del proprio senso civico sono la base essenziale per creare in futuro una società sempre migliore.

Da parte sua il Sindaco, visibilmente compiaciuto, ha detto: “Voglio esprimere un sentito ringraziamento a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria, Dottor Michele Di Bari ed al Vescovo della Diocesi di Locri-Gerace (venuto in visita ieri) Mons. Francesco Oliva, per l’attenzione e le belle parole che hanno espresso nei nostri confronti, la loro visita ha contribuito a rendere ancora più belle e importanti queste due giornate che rimarranno indelebili nella nostra mente.

Un grazie particolare lo rivolgo al Fai ed ai suoi responsabili, perchè con la scelta dell’antico Borgo di Bovalino superiore ci hanno posto al centro dell’attenzione nazionale; un grazie sentito va anche all’Istituto d’Istruzione Superiore “La Cava”, in tutte le sue compontenti, per la collaborazione offerta che è stata determinante per la buona riuscita dell’evento; grazie anche agli operai ed i dipendenti comunali, che con grande spirito di sacrificio e di attaccamento al paese hanno offerto un contributo importante per la sistemazione dei luoghi e per ultimi, ma non per importanza, grazie ai tantissimi volontari che ci hanno consentito di realizzare l’evento in totale tranquillità e sicurezza.

Bovalino è un paese che ha voglia di riscattarsi dal buio sociale e politico in cui era piombato, ha voglia di scrollarsi di dosso il manto di rassegnazione e di abbandono che lo avvolge da tempo, ma per fare ciò è indispensabile un lavoro sinergico tra Istituzioni e cittadini, è solo così che riusciremo a realizzare quel cambiamento che tutti noi vogliamo e che ora, tutto sommato, ci appartiene !”.

http://www.calabriainforma.com

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