Mer. Apr 24th, 2024

«Non è la prima volta che si otturano i tubi dell’acqua, ma questa volta il problema sta diventando di proporzioni notevoli»; è questa la situazione che ha descritto, stamattina, la signora Maria Galdino la cui abitazione, sita a Caulonia marina, è ormai attorniata dai liquami fognari provenienti dall’interno circondario.

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«Alcuni interventi di espurgo sono stati fatti nei tombini vicini, ha dichiarato la signora Galdino, ma il problema non è stata risolto, anzi, dopo la pioggia del fine settimana scorso la situazione si è fortemente aggravata».

A nulla sono valse le continue chiamate che la 70enne ha fatto prima alla protezione civile e poi agli uffici municipali di Caulonia: solo promesse ma nessun intervento. La malcapitata, infatti, è stata continuamente rimandata e intanto lo sgradevolissimo odore diventa sempre più insopportabile. Nessun intervento neanche dall’Ufficio dell’igiene, contattato per ben due volte dall’anziana signora: anche stavolta prima la garanzia di un intervento e poi un continuo rimando a domani o, chissà, dopodomani.

Intanto però le condizioni restano critiche: il puzzo di fogna si fa sempre più persistente, l’acqua in bagno non è utilizzabile e dal tombino continuano a fuoriuscire maleodoranti liquidi stagnanti. Nella stessa situazione si troverebbero anche gli inquilini del piano di sopra della signora Maria, che, ormai da giorni, non riescono più respirare aria pulita.

Non ci resta che augurarci, dunque, che le strutture competenti riescano a intervenire nel più breve tempo possibile per risolvere una situazione divenuta, ormai, davvero incresciosa.

FRANCESCA CLEMENO|redazione@telemia.it

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