Ven. Apr 19th, 2024

È stato scarcerato dal tribunale di Palmi Alfonso Annunziata. La decisione è stata presa due giorni dopo la sua deposizione nel processo in cui è il principale imputato. Una deposizione alla quale sono seguite dichiarazioni spontanee molto sofferte da parte del famoso imprenditore di origini campane, residente da decenni a Gioia Tauro. Un’accusa pesante nei suoi confronti: essere socio d’affari dei Piromalli; accusa che Annunziata ha sempre rigettato. E anche in udienza ha sostenuto la stessa tesi, ribadendo di essere una vittima della ndrangheta,  non partecipe. Secondo quando affermato da Annunziata stesso, infatti, per decenni avrebbe pagato 50 milioni di lire sia ai Piromalli che a Molè, cifra fortemente aumentata con l’entrata in vigore dell’euro.

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Una storia che continua fino al 2008, quando, con l’uccisione di Molè, nessuno sarebbe più andato a chiedere nulla. Un incubo solo apparentemente finito in quanto, poco dopo, Annunziata finisce in carcere con l’accusa di essere socio in affari con i Piromalli per cui invece, ha concluso Annunziata, avrebbe continuato a pagare un obolo come ringraziamento per avergli concesso il ritorno a Gioia Tauro alla fine degli anni ’80, quando aveva lasciato la Calabria a causa dello stillicidio di atti intimidatori a cui era stato sottoposto.

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