Ven. Apr 19th, 2024

Sì all’unanimità dei presenti,minoranza garantisce numero legale

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Il Consiglio regionale ha approvato, all’unanimità dei presenti (20 su 30), la proposta di legge recante “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ‘ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”, testo unificato di due proposte di legge sullo stesso argomento. La prima presentata da Arturo Bova (Democratici progressisti) e da altri consiglieri di maggioranza e di opposizione e la seconda d’iniziativa della Giunta regionale. Apprezzamenti, per quella che è stata definita “una legge quadro”, sono stati espressi dai rappresentanti di tutti i gruppi, intervenuti in Aula dopo la lunga relazione del consigliere proponente, Arturo Bova, presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, cui è stato riconosciuto il grande lavoro preparatorio all’elaborazione al testo finale. Bova ha descritto i contenuti e gli obiettivi della legge, tutti i soggetti coinvolti ed i contributi dati dalle associazioni, dagli organismi e da tutti i soggetti che a vario titolo sono impegnati nel contrasto alla criminalità. Ha illustato anche le azioni previste dalla legge, “propedeutiche – ha spiegato – alla prevenzione e destinate a tutte le categorie a rischio. Questa non è una legge ordinaria. La legalità in Calabria non è un settore di secondaria importanza, Non ci sarà sviluppo se non ci sarà la riaffermazione dello Stato di diritto. Da oggi la ‘ndrangheta saprà ancora di più che facciamo sul serio. Da oggi le persone oneste avranno ancora di più consapevolezza che questo palazzo non è un”astronave’, ma è la casa dei cittadini onesti di Calabria. Approviamo questa legge, lo dobbiamo ai calabresi, all’intero Paese”. “L’impegno e la passione profusi da Arturo Bova” sono stati riconosciuti anche dal Presidente della Giunta, Mario Oliverio, che ha concluso il dibattito. “Si tratta di una legge – ha detto Oliverio – che si muove all’interno delle competenze affidate alle Regioni. Nessuno può caricare di poteri taumaturgici uno strumento legislativo di un’istituzione come il Consiglio regionale, che non può che muoversi sul versante amministrativo e della prevenzione”. “Un capitolo importante – ha sottolineato il presidente Oliverio – è rappresentato dalla parte riguardante il gioco d’azzardo che trova in questa legge una giusta impostazione per il suo contrasto. Il gioco d’azzardo è un fenomeno diffuso. Con questa legge si affronta il problema in termini equilibrati e giusti, non dimenticando che attorno alle sale da gioco ruota anche un’economia legale, mentre altra cosa sono le attività ludiche che sfociano nel gioco d’azzardo. Abbiamo previsto regole che cercano di evitare soprattutto che le fasce giovanili incontrino queste occasioni”. “Credo – ha concluso Oliverio – che con questa legge si lanci il messaggio forte di una convergenza unanime del Consiglio regionale, sulla frontiera della legalità e sul contrasto all’illegalità, proponendo un ruolo attivo, di propulsione e di affermazione di una cultura nuova che deve crescere. Perché la rete delle istituzioni locali possa ritrovarsi insieme una cultura della legalità condivisa”. Nel momento dell’approvazione finale, per appello nominale, su richiesta del consigliere Ncd Sinibaldo Esposito, il consigliere di Forza Italia Domenico Tallini ha evidenziato il senso di responsabilità della minoranza, che “su un tema così importante – ha detto – permette l’approvazione di una legge che altrimenti non sarebbe stato possibile approvare per mancanza di numero legale”. Atteggiamento responsabile riconosciuto dal consigliere Giuseppe Giudiceandrea (Democratici e Progressisti) che ha rivolto parole di apprezzamento all’opposizione “che ha assicurato – ha detto – la presenza necessaria per l’approvazione di un provvedimento così importante”.

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