Ven. Apr 19th, 2024

Rivolgendosi ai vertici dell’Anas, delle Ferrovie dello Stato e della Calabria, all’Anci ed all’Upi della Calabria ed al Presidente della Regione, Oliverio, la Coldiretti Calabria chiede che “venga bandito, nei lavori di manutenzione e pulizia delle aree di pertinenza ovvero ai margini delle strade, delle ferrovie e in tutti quei luoghi di uso pubblico, l’uso dell’erbicida e si faccia ricorso, per le operazioni di sfalcio, agli appalti ambientali che possono essere stipulati anche con gli agricoltori, come previsto dall’art. 15 della Legge 228 del 2001”. “Stiamo assistendo, con preoccupazione e in diverse occasioni – scrive il presidente, Pietro Molinaro – ad un utilizzo, quantomeno improprio, dell’erbicida ‘glifosate’ per le operazioni di diserbo fatte prevalentemente lungo scarpate e a ridosso di coltivazioni. Si preferisce ‘disseccare l’erba’ piuttosto che tagliarla, rischiando però di distruggere l’equilibrio naturale e inquinare terreni e falde acquifere. Oltre a stigmatizzare tale pratica, ribadiamo la nostra contrarietà all’utilizzo dell’erbicida dovuto a diversi ordini di motivi. Il primo è rappresentato dalla tutela della salute dei cittadini, che è per tutti una priorità assoluta. I pesanti dubbi che gravano sulle conseguenze sanitarie legate all’utilizzo di questo erbicida ne costituiscono una ragione sufficiente. In secondo luogo, il glifosate è un erbicida incompatibile con l’impostazione, basata sulla qualità e la bio-diversità, che caratterizza il ‘made in Calabria’, una tra le regioni più green d’Europa. La Calabria ha guardato avanti e la Regione ha impresso un’accelerazione in direzione di una maggiore sicurezza procedendo all’aggiornamento dei Disciplinari di produzione integrata delle infestanti e pratiche agronomiche, con la conseguenza che è stato bandito l’uso del diserbante ‘glifosate’. L’agricoltura calabrese di questo fa un punto di forza competitivo perché si qualifica sempre di più garante della sicurezza alimentare, conferma alti standard qualitativi e ciò incide notevolmente sulla valorizzazione delle nostre produzioni. Questa decisa scelta, sta generando un futuro trasparente anche verso i cittadini-consumatori. ‘Glifosate zero’ ci pone ai primi posti sempre di più quale territorio vocato al biologico e a produzioni di qualità eco-sostenibili. Dopotutto il Psr Calabria (Programma di Sviluppo Rurale) 2014-2020 premia proprio l’agricoltura con i prodotti di qualità e realmente sostenibile nell’interesse della nostra salute e dell’ambiente”.

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