Gio. Mar 28th, 2024

Nella mattinata del 3 maggio 2018, a Feroleto della Chiesa (RC), i Carabinieri della locale Stazione  hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di:

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  • CUPPARI Nicola,  di anni 33,  il quale è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari;
  • LA COSTA Michelangelo,  di anni 46, il quale è stato sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza, con la prescrizione di rientrare nella propria abitazione dalle ore 20.00 alle ore 07.00, ed all’obbligo di  presentazione alla p.g. per tre giorni a settimana;

perché entrambi ritenuti responsabili, in concorso tra loro ed a vario titolo, dei reati di furto in abitazione e  ricettazione.

Il provvedimento giunge a conclusione di una mirata attività indagine svolta dalla Stazione Carabinieri di Feroleto Dalla Chiesa, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale i militari dell’Arma hanno raccolto, avvalendosi di metodi investigativi tradizionali, riscontri documentali ed escussioni testimoniali, gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati i quali sono accusati, ciascuno con ruoli diversi, di aver sottratto, nel mese di novembre 2017, monili e gioielli vari presso due distinte abitazioni site nel Comune di Feroleto della Chiesa e di aver successivamente ricettato i proventi del furto rivendendoli ad alcuni compro oro della Piana di Gioia Tauro allo scopo di trarne profitto.

Per gli stessi episodi delittuosi, il 26 marzo u.s., i Carabinieri di Feroleto della Chiesa, in esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale emessa dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria – Ufficio GIP, avevano tratto in arresto un minore del posto, P.C., ritenuto responsabile del reato del reato di furto in abitazione aggravato in concorso, il quale era stato affidato ad una comunità per minori e posto a disposizione del Centro Giustizia Minorile per la Calabria di Catanzaro.

Il CUPPARI, al termine degli adempimenti di rito, è stato quindi tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari mentre entrambi gli indagati sono stati messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

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