Ven. Mar 29th, 2024

Il Consiglio regionale, nonostante l’articolato dibattito scaturito in Aula, ha deciso di posticipare l’approvazione dell’ordine del giorno di iniziativa dei consiglieri Gianluca Gallo (Cdl), Fausto Orsomarso (Misto), Domenico Tallini (Fi) “Sulla riorganizzazione del sistema di interventi e servizi sociali”. Richiesta sostenuta anche dal presidente della Giunta Mario Oliverio, che ha concordato sulla necessità di un approfondimento in commissione, “affinché si tenga conto anche delle questioni che sono state richiamate”, mentre l’assessore al lavoro ed al welfare Angela Robbe ha dichiarato che una volta acquisita la decisione del Consiglio di Stato a seguito del ricorso al Tar da parte di alcuni Comuni per il mancato coinvolgimento in fase di attuazione della riforma, “sarà necessario affrontare la problematica per evitare disagi all’utenza, riprendere il discorso e rimodularlo”. Dopo l’accoglimento di una inversione dei punti all’ordine del giorno, proposta dal presidente Nicola Irto, l’Aula ha approvato, con l’autorizzazione al coordinamento formale, la proposta di legge firmata da Mauro D’Acri (Oliverio Presidente) recante “Tutela, conservazione, valorizzazione della diversità del patrimonio di varietà, razze e ceppi microbici di interesse agrario e alimentare del territorio calabrese”. A metà votazione si è resa necessaria la verifica del numero legale, confermata dalla presenza dell’opposizione. Una circostanza sottolineata poco dopo dal consigliere Pd Carlo Guccione. “E’ chiaro che serve una riflessione. Io inviterei i capigruppo, il Presidente della Giunta – ha affermato il consigliere Pd – a fare una verifica della maggioranza”. Poi, lo stesso Guccione ha espresso la sua contrarietà alla richiesta di rinvio dei punti inerenti la trattazione delle interrogazioni a risposta immediata, scritta o orale, chiamando in causa ancora il Presidente della Giunta che, “senza voler giustificare nessuno”, ha definito quella del Consiglio regionale una prassi consolidata, “al di là delle maggioranze o dei colori delle maggioranze che lo caratterizzano”. Oliverio ha quindi fatto appello ai singoli consiglieri, “quegli stessi che hanno chiesto sostegno ai calabresi candidandosi in una lista per essere votati, e oggi per il loro incarico percepiscono anche un’indennità. Si tratta di un problema morale. E se ci sono problemi di maggioranza – ha aggiunto rivolgendosi soprattutto al collega di maggioranza Carlo Guccione – si viene in Aula, si pongono i problemi e se lo si ritiene opportuno si presenta una mozione di sfiducia. E’ così che si verifica politicamente se c’è o non c’è un maggioranza”. Accolta la proposta di rinvio la seduta è stata tolta. Il Consiglio sarà riconvocato a domicilio.

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