Ven. Apr 19th, 2024

30 anni di carcere. A tanto ammonta la richiesta di pena avanzata dal pm Vincenzo Toscano contro Sabrina Marziano, la giovane accusata insieme all’amante Agostino Micelotta di aver ucciso a Riace, nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2015, il marito Ernesto Ienco. Micelotta, co- imputato nel procedimento è stato giudicato e condannato, in abbreviato, a 16 anni di reclusione. Il delitto, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe maturato per motivi passionali. Per il sostituto procuratore di Locri sarebbe provata oltre ogni ragionevole dubbio la colpevolezza penale dell’imputata. Il delitto secondo l’accusa sarebbe stato commesso appena la vittima fece rientro a casa da un matrimonio, chi ha sparato lo avrebbe fatto dall’interno dell’abitazione. Dal racconto della stessa Marziano la sera del 24 ottobre 2015 i due amanti si sarebbero incontrati a casa della donna e dopo aver avuto un rapporto sessuale si sarebbero salutati. Solo poche ore più tardi, racconta la 30enne, sarebbe stata svegliata dal rumore di colpi in rapida successione a quel punto avrebbe trovato il marito riverso a terra e privo di vita sull’uscio di casa. Una versione a cui l’accusa sembra davvero non credere. Il processo è stato rinviato al 16 maggio per la conclusione degli avvocati e per le relazioni delle parti civili.

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ALESSANDRA BEVILACQUA|redazione@telemia.it

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