Ven. Apr 19th, 2024

La rabbia del padre della ragazza taurianovese: “Abbandonata dal suo corpo di polizia”

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Non si dà pace Salvatore Trovato Mazza, padre della giovane poliziotta taurianovese Sissy che da più di un anno è in stato vegetativo per un colpo di pistola ricevuto alla testa. L’uomo, infatti, nell’attesa che venga fatta luce sulla triste vicenda che ha coinvolto la figlia, denuncia pubblicamente l’ennesimo “tradimento” ricevuto dalle istituzioni: la sospensione dello stipendio dell’agente di polizia penitenziaria. Le difficoltà economiche legate alle tante spese legali da sostenere per la ricerca della verità, unite ai costi inerenti gli spostamenti della famiglia dato che Sissy si trova in una struttura riabilitativa a Zingonia, in provincia di Bergamo, aumentano dopo la decisione degli organi competenti di bloccare gli emolumenti della ragazza: “Mia figlia onorava la sua divisa, rispettava i colleghi e i detenuti – dichiara il padre di Sissy – e invece è stata abbandonata dal suo corpo di polizia. Provo vergogna, oggi, nel dire che appartenesse a quella istituzione”.

Tanti i misteri che avvolgono il caso, tanti gli interrogativi che ad oggi non hanno trovato risposta, aspetti questi che impongono al nucleo familiare di Sissy di continuare in questa battaglia per ridare dignità alla ragazza di Taurianova: “Io e mia moglie Caterina andremo avanti nella ricerca della verità, ma possiamo contare sul solo aiuto del comitato Sissy la Calabria è con te. Si tratta di un gruppo di conterranei che si è formato spontaneamente dopo i fatti del 2016 e al quale si sono uniti poi tanti sconosciuti. Sono commosso dal ricevere ogni giorno telefonate e e mail di perfetti sconosciuti che si interessano della salute di mia figlia, quando chi aveva responsabilità della sua vita non solo ha sospeso lo stipendio dal 26 febbraio, ma neanche una volta è venuto a trovarla in ospedale”.

Il comitato “Sissy la Calabria è con te”, guidato dall’amica di famiglia e vicepresidente, Jo Pinto è in prima linea accanto ai coniugi Trovato Mazza insieme al gruppo “Sissy qui tutti con te”. “Quella ragazza è una guerriera – dice Jo – noi le siamo vicini con tutto il nostro affetto e con il sostegno concreto che possiamo dare: abbiamo organizzato serate in suo onore e raccogliamo fondi su un conto dedicato. Noi non la lasceremo mai sola”.

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