Ven. Apr 19th, 2024

Un evento affascinante e unico nel suo genere per  la Calabria, così si annunciava “La Festa delle Rose” alla sua prima edizione. Così è stato per i numerosi appassionati e visitatori accorsi domenica  scorsa alla Casa delle Erbe della Locride;  anzi,  l’indice di gradimento ha superato ogni più “rosea” aspettativa. Lo stimolante programma,  tutto dedicato alla regina dei fiori,  si articolava, nella prima parte, tra  una passeggiata botanica, in compagnia di Arturo Rocca,  alla ricerca della rosa canina e  di alcune  erbe spontanee  pre-estive presenti nella vallata,  alle pendici del monte Tre Pizzi,  e la  pausa di relax immersi nella pace assoluta  del luogo,  unici rumori di fondo lo scorrere dell’acqua del fiume che costeggia la casa e il cinguettio  degli uccelli,  come  immersi in una  foresta  (non a caso la località è così denominata)  ma con la vista  prospetticamente prossima  – quasi fosse un bel quadro appeso sulla natura –  mirabile e  rassicurante di Antonimina  mentre ci si rifocillava nel frutteto  con le squisite more di gelso e le arance estive.                                                                                                                                                                                 La psiche, la mente ed il corpo hanno bisogno sempre di stimoli e di bellezza. Vista, olfatto, tatto, udito e gusto quando sono ben  attivati alimentano il benessere e l’equilibrio.  Attivare i sensi è un tutt’uno con la pratica del mondo naturale. Poiché “siamo quello che mangiamo” la scelta del cibo assume significati vitali.  E proprio  la degustazione di ricercatissime leccornie tutte preparate  ad arte con le rose è stato uno dei momenti clou della festa. Un menu raffinato e ricchissimo di cui ricordiamo le tartine con la marmellata di rose e scaglie di formaggio locale, un profumatissimo risotto alle rose muscose, le omelettes di couscous e petali,  bellissime torte rustiche come bouquet  di rose, fino al dessert di albicocca con crema di rosa bourbon, guarnita da petali brinati e tantissime altre godurie culinarie e bevande aromatizzate preparate da cuoche provette. La  seconda parte del la Festa, come da programma, è stata animata dalla ricca lezione dell’esperta, “giardiniera irregolare”,  Lidia Zitara che con una  mirabolante  sequenza di immagini  ha condotto i partecipanti  a orientarsi nel magnifico e complesso mondo delle rose antiche e moderne prima di guidarli nel bellissimo roseto della Casa per il riconoscimento dei rosai qui coltivati. La passione per le rose e la loro coltivazione sono il presupposto che ha motivato l’artista Marò D’Agostino, architetto paesaggista e ideatrice  della Casa delle Erbe, a  progettare “La Festa delle Rose”, offrendo  a chi ama i giardini e le rose un’occasione straordinaria per incontrarsi,  confrontarsi  o apprendere.  Per l’occasione,  Marò  ha allestito nei locali interni della casa anche  una suggestiva  mostra fotografica  dal titolo “Intime rose”, presentando una parte del suo più ampio lavoro selezionato qualche anno fa  dal Photo festival di Milano ed esposto alla Galleria Exfabbricadellebambole.                                                                                                 La giornata è filata via come un fluido magico nel piccolo paradiso che è la Casa delle Erbe, tappezzata dai colori e dalle fragranze di un fine maggio esuberante. Nel pomeriggio  inoltrato,  all’ombra delle querce secolari e con una luce da incanto,  degustando  insieme un  the alle rose con  roselline di frolla alla mousse di rosa antica, i partecipanti hanno potuto sfogliare l’ultima rosa della giornata:  Rosa Balistreri.  La bella voce di Manuela Cricelli, accompagnata dagli ottimi Peppe Platani e Vincenzo Oppedisano, si è alzata nella valle diffondendo parole toccanti ed emozioni che hanno concluso nel modo migliore una giornata di Festa tutta da ricordare. Alla prossima edizione.

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P.s. Erbe, fiori, frutta, minerali, uccelli, insetti, animali sono parti del grande mosaico della vita di cui nella quotidianità piuttosto esagitata e veloce della vita contemporanea ci si dimentica.

La Festa  è un’occasione di apertura alla percezione sensoriale ed emotiva  individuale. Avvicinarsi anche saltuariamente alla natura equivale a riprendere il  proprio  filo vitale.  Un  clima di sintonia naturale trasforma  un contesto in uno straordinario  scenario di condivisione e armonia collettiva.

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