Ven. Apr 19th, 2024
FILE PHOTO League party leader Matteo Salvini speaks to the media during the second day of consultations with Italian President Sergio Mattarella at the Quirinal Palace in Rome Italy April 5 2018 REUTERS Alessandro Bianchi File Photo

Un video del neo ministro dell’Interno prende di mira il “modello Riace”. E le prime dichiarazioni sull’accoglienza annunciano tagli consistenti per il sistema dell’accoglienza. Il sindaco: «Abbiamo condiviso un sogno». Magorno: «È simbolo di un mondo giusto»

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Il video, per quanto breve, è una promessa (o una minaccia, a seconda dei punti di vista). C’è un Matteo Salvini  in vena di comunicare con i suoi sostenitori, sullo sfondo di una giornata di sole. Il leader della Lega è, al solito, nel mood campagna elettorale. Promette ai propri fan della Locride una visita: «Non sono ancora venuto nella Locride ma ci arriverò – dice –, non voglio fare promesse alle Renzi. Presto o tardi, meglio presto che tardi ci vedremo». Poi chi lo inquadra lo provoca, chiedendogli un pensiero sul sindaco di Riace Domenico Lucano. A quel punto il mood rimane ma l’espressione si fa più accigliata: «Al sindaco di Riace non dedico neanche mezzo pensiero. Zero, è zero». Se sia una promessa (elettorale) o una minaccia, si capirà nelle prossime settimane. Cioè dai primi atti del Salvini ministro, che ha già promesso di tagliare 5 miliardi per l’accoglienza ai migranti.
E nei tagli, proprio perché non c’è un modello più lontano da quello leghista, potrebbe finire anche l’accoglienza pensata a Riace da “Mimmo il Curdo”. E dire che proprio nei giorni scorsi la giunta regionale ha studiato nuove forme di assistenza per le iniziative del piccolo Comune della Locride. Dove, per inciso, i fondi ministeriali non arrivano da mesi, con i ritardi che rischiano di mettere in crisi il sistema.

MODELLO IN BILICO Lo ha detto proprio il sindaco in un recente incontro pubblico, parlando del «malessere – queste le sue parole – che mi opprime». Il sindaco del paese dei Bronzi ha raccontato un aneddoto: «Ad ottobre 20017 il prefetto di Reggio Calabria voleva mandare via i rifugiati. L’ho ritenuto un gesto violento perché tra questi c’era anche un bambino di 7 giorni di vita che si chiama Gabriel. Ho investito del problema il presidente Oliverio che in pochissimo tempo, dammi cinque minuti mi disse, è riuscito a bloccare tutto ed ora Gabriel ha festeggiato i 7 mesi di vita nel suo paese, Riace, con la sua famiglia. Posso dire allora che esiste un’altra dimensione della politica che si riscontra nella profondità dei rapporti umani e della dignità delle persone». Lucano ha proseguito rammentando la ragazza nigeriana di Riace Becky, morta nel ghetto di San Ferdinando «che nonostante tutto – ha messo in evidenza – ancora viene mantenuto aperto» e ha ripercorso le tappe di questa esperienza di accoglienza diffusa legata a una dimensione umana che accumuna tutti i popoli. Ma, evidentemente, vale «zero» per il nuovo ministro dell’Interno. Ed è anche questo un segno dei tempi.

LUCANO: «ABBIAMO CONDIVISO SOLO UN SOGNO» «È vero che appartengo alla classe degli ultimi praticamente zero e che in tutti questi anni abbiamo unito le nostre debolezze con tanti altri disperati di ogni parte del mondo». Non è tardata a farsi sentire la replica del sindaco di Riace, Mimmo Lucano che alla “reprimenda” del neo ministro dell’Interno risponde sui social: «Abbiamo condiviso un sogno di una nuova umanità libera dalle mafie dal razzismo dal fascismo e da tutte le ingiustizie».

MAGORNO: «LUCANO È SIMBOLO DI UN MONDO GIUSTO» «Mimmo Lucano è l’orgoglio di Calabria». Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Ernesto Magorno rispondendo a Matteo Salvini in relazione alle parole usate contro il sindaco di Riace. «Le sue politiche di accoglienza – afferma Magorno – sono un modello per il mondo intero. Lucano è un costruttore di pace, simbolo di un mondo giusto. Chi ha usato contro di lui certe frasi dovrebbe farsi una cultura sull’accoglienza».

(FONTE CORRIERE DELLA CALABRIA)

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