Ven. Apr 19th, 2024

“Di fronte alla tragica perdita della vita di un povero immigrato assassinato ad opera di soggetti che auspico vengano rapidamente individuati e consegnati alla giustizia, è necessario reagire con determinazione. Quanto è avvenuto è gravissimo e non può registrare la indifferenza delle Istituzioni”. A dirlo il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio in seguito all’uccisione del maliano Sacko Soumajla. “La situazione di degrado – ha aggiunto Oliverio – nella quale vivono centinaia di uomini e di donne, immigrati, nella baraccopoli di San Ferdinando ripropone una questione che costituisce una ferita sanguinante per un Paese civile. È assurdo che mentre si ripropongono posizioni tese ad alimentare paure ed una cultura xenofoba e razzista quasi si rimuove, nel silenzio e nell’indifferenza, una vicenda drammatica qual è quella accaduta al giovane Sacko Soumajla e sulla grave situazione della baraccopoli di San Ferdinando. Mi auguro che il Governo assuma iniziative adeguate ad affermare una vera politica dell’accoglienza, degna del rispetto e della dignità delle persone”.

Continua dopo la pubblicità...


IonicaClima
amaCalabria
Calura
MCDONALDAPP
InnovusTelemia
stylearredamentiNEW
E120917A-0A80-457A-9EEE-035CEFEE319A
FEDERICOPUBB
CompagniaDellaBellezza00
previous arrow
next arrow

Consiglio Milano gli dedica minuto silenzio

Il Consiglio comunale di Milano, in apertura di seduta, ha voluto ricordare Sacko Soumalia, il migrante sindacalista ucciso a San Calogero in Calabria. La richiesta del minuto di silenzio è arrivata dal consigliere Paolo Limonta, della lista Milano Progressista che in aula ha preso la parola per “ricordare l’assordante silenzio dell’attuale ministro degli Interni, Matteo Salvini, troppo occupato a straparlare di espulsioni di massa e pacchie finite”. “Ieri in Italia un sindacalista è stato ucciso con un colpo di fucile da un killer mafioso – ha concluso -. E questo, da un paese che si definisce civile, non può essere accettato”.

Bossio (Pd),assurdo tollerare posti malsani

“È evidente, come queste situazioni disperate, nelle quali sono costretti a vivere questi giovani uomini e donne, tra pericoli per la loro incolumità, sfruttamento, abusi di ogni sorta, possano poi degenerare fino a far rischiare loro la vita e perderla in modi disumani”. Lo afferma la deputata del Pd Enza Bruno Bossio dopo l’omicidio di Sacko Soumaila. “Aveva ventinove anni – prosegue – e veniva da Mali, regolarmente residente in Italia. Era con altre due persone rimaste ferite mentre erano alla ricerca di vecchie lamiere e altro materiale utile per costruire un riparo di fortuna, utilizzando loro malgrado materiali dannosi e malsani. Sacko invece viveva nel nuovo campo di S. Ferdinando, costruito attraverso i fondi della Regione Calabria. Sacko era un attivista sindacale, un ragazzo da sempre in prima fila nelle lotte per difendere i diritti dei braccianti agricoli sfruttati nella Piana di Gioia Tauro. Nel gennaio scorso era stato un incendio, divampato nel vecchio campo di S. Ferdinando a togliere la vita a Becky, nigeriana di 26 anni”. “È assurdo che questi luoghi malsani, che non garantiscono le norme igenico-sanitarie – conclude la parlamentare – vengano tollerati dalla Prefettura e che un’accoglienza, come quella rappresentata da Riace, sia invece ostacolata e mal vista. Non è possibile morire così, come bestie, tra l’indifferenza generale ed è per questo che abbiamo deciso di organizzare, come gruppo parlamentare Pd nazionale, una delegazione che venerdì mattina faccia un sopralluogo a San Ferdinando e porti la nostra solidarietà al sindaco Lucano”.

Print Friendly, PDF & Email