Iniziativa dell’Usb per chiedere giustizia per il sindacalista ucciso a San Calogero. L’organizzazione denuncia boicottaggi: «Manifestanti schedati dalla polizia». Lucano contro Salvini: «Governo forte con i deboli»
Bandiere rosse, striscioni, bandiere dell’Usb. Si sono concentrati a piazza de Nava, nel cuore di Reggio Calabria, i tanti che hanno risposto all’appello del sindacato di base, che questa mattina ha chiesto a tutti di scendere in piazza per chiedere verità e giustizia per Soumaila Sacko, il sindacalista maliano ucciso il 2 giugno scorso alla “Fornace Tranquilla”, ex fabbrica di San Calogero, nel Vibonese, e diritti per tutti gli sfruttati.
LUCANO: «GOVERNO FORTE CON I DEBOLI» Alla manifestazione hanno preso parte tra gli altri anche il sindaco metropolitano Giuseppe Falcomatà e il primo cittadino di Riace Domenico Lucano.
«Oggi è un giorno triste ma che cosa ci rimane se non fare sentire la voce delle piazze, la voce delle persone che ancora ci credono, nella giustizia, nei diritti. Quello che sta avvenendo adesso in Italia – ha detto Lucano – è la conseguenza dei problemi e della morte di questo ragazzo e anche di Becky qualche mese prima. È facile salire sul carro dei vincitori, ma noi vogliamo stare con la base, sempre. Voglio tramettere un messaggio, che la sinistra deve avere una sola voce, non delle poltrone o spazio politico, ma di rappresentare i diritti degli ultimi, questa è la vera mission».
A chi gli chiedeva un commento sul ministro dell’Interno Salvini Lucano ha risposto: «È un governo vigliacco, fino ad oggi che cosa abbiamo visto? Che sono forti con i deboli, basta. La voce del governo si è fatta sentire solo per creare odio nella popolazione verso i Rom e verso i rifugiati. Non ci sono altri temi, il resto è secondario. Questo vedo, e questo è un atteggiamento di una politica vigliacca perché forte con i deboli».