Gio. Mar 28th, 2024

Il Gruppo Consiliare ed il Direttivo del Partito Democratico di Siderno, presa nota della replica del Tennis Club, intendono precisare e chiarire quanto segue.

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La presa di posizione in merito all’approvazione in seno al Consiglio Comunale del 28 giugno u.s., sullo studio di fattibilità di un ulteriore campo da tennis nell’area denominata “ex pastificio Cataldo”, non era assolutamente in contrapposizione alla lodevole attività da sempre svolta, sul piano sportivo, sociale e di aggregazione, del complesso Ymca e Tennis Club, se non nei termini di un conflitto d’interessi evidenziato dai consiglieri di minoranza del PD a carico di alcuni consiglieri di maggioranza e del Sindaco stesso e sanato con l’astensione al voto solo dei consiglieri direttamente coinvolti.

Mai, e ci teniamo a chiarirlo e sottolinearlo, il Partito Democratico ha inteso denigrare o sottendere al perseguimento di interessi da parte dell’associazione sportiva che fossero diversi da quelli di elevazione e sviluppo socio-sportivo della comunità. Il comunicato diffuso, all’esito del suddetto Consiglio Comunale, vuole solo e soltanto evidenziare il venir meno, per l’ennesima volta, del perseguimento di finalità politicamente opportune e che riguardano scelte tutt’altro che ponderate da parte di quest’Amministrazione.

Muovendo, dunque, dalla circostanza che qualunque tipo di struttura che si volesse realizzare nell’ottica di una sana riqualificazione dell’area in questione, viene ritenuta positivamente valida, lasciando ai cittadini ogni sorta di valutazione, alcuni passaggi meritano le dovute attenzioni da chi vigila affinché un sano governo cittadino operi in perfetta trasparenza ed in ossequio ai principi di bilancio e di economicità. La questione controversa e che non si riconduce, dunque, a profili che perseguano interessi pubblici riguarda la scelta, in barba a qualsivoglia principio di bilancio, di approvare un progetto senza far alcun riferimento preciso e concreto sulla sua diretta copertura. Non si può di certo affermare che la spesa dell’opera “sarà” coperta accedendo ad un credito finanziario o attraverso la partecipazione ad un qualsivoglia bando: nulla di più incerto ed evanescente rispetto ad un Ente che non può stringere mutui nelle more di un dissesto finanziario.

Dette scelte violano tutte le norme in materia di bilancio pubblico oltre che a coinvolgere interessi privati – non del tennis club (sia chiaro!) – ma di coloro che, seppur in minima parte, risultano attuali proprietari dell’area oggetto di esproprio. Legittima appare la previsione di un indennizzo a titolo di ristoro per l’espropriazione ma perché arrivare a tale scelta dispendiosa ed utopistica (per carenza di risorse, appunto) quando lo stesso potrebbe essere acquisito a costo zero a seguito di un procedimento di confisca, così come spiegato in consiglio dal sindaco stesso?

Senza dimenticare, inoltre, che sul lungomare è previsto un Piano particolareggiato del quale, in assenza di aggiornamento, pare che questa Amministrazione si sia dimenticata.

 

Tutto ciò per amore del vero, posto che la querelle esula, in tutto e per tutto, dalle storiche e radicate attività svolte dal Tennis Club che da sempre apporta lustro ed occasioni di armonizzazione sociale e sportiva al paese.

Dispiace, infine, che la vicenda abbia finito, forse opportunamente, per distogliere l’attenzione dal reale oggetto del precedente comunicato.

Tanto si doveva.

Il Gruppo consiliare Pd

Il Direttivo Pd

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