Gio. Mar 28th, 2024

Il 20 Luglio u.s. è stata – si legge in un comunicato diffuso da Coldiretti Calabria – depositata la sentenza n. 01439/2018, con cui il TAR per la Calabria (sezione prima) ha dato piena ragione ed enunciato chiaramente il corretto operato del Consorzio di Bonifica Alto Ionio Reggino annullando i provvedimenti impugnati da Arturo Costa in proprio e quale presidente del Consorzio, difeso in giudizio dagli avvocati Natale Carbone del foro di Reggio Calabria e Alfredo Gualtieri di Catanzaro. Si tratta sicuramente di una sentenza molto importante, che arricchisce fortemente la giurisprudenza sul sistema dei Consorzi di Bonifica e che di fatto demolisce il ” castello di carta” costruito, dai “bravi” di manzoniana memoria del Dipartimento Regionale Agricoltura, con una serie di atti contraddittori ed illogici che avevano portato un anno fa al Commissariamento del Consorzio.

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Insomma – illustra Molinaro Presidente di Coldiretti Calabria – come avevamo ripetutamente denunciato si era trattato di uno schiaffo alla democrazia da parte di un Don Rodrigo dello Jonio Reggino del terzo millennio che ha chiesto ai diversi Don Abbondio in Regione di annullare il responso delle urne e l’autogoverno degli agricoltori conseguentemente alla netta vittoria delle liste Coldiretti guidate da Arturo Costa. Si è voluto imbastire una sciagurata e spudorata operazione di potere per trasformare il Consorzio di Bonifica in un ” oggetto politico”; la risposta dei Giudici Amministrativi ha invece individuato le responsabilità condannando la Regione anche alle spese di lite. Viene adesso ripristinata l’agibilità democratica e la legalità – commenta Molinaro – contro le illegittimità, illazioni e forzature amministrative che hanno connotato gli atti dei burocrati e degli amministratori della Regione. E’ bene ricordare – annota Molinaro – che la Regione non concede l’autogoverno agli agricoltori nei Consorzi di Bonifica ma lo deve garantire! Coldiretti ringrazia tutti i propri Dirigenti per aver difeso con determinazione l’esercizio della democrazia, il rispetto delle regole senza mai perdere la fiducia nelle Istituzioni ed in particolare nella Magistratura Amministrativa con il solo rammarico di aver subito il furto di un anno nel diritto di governare il Consorzio. Coldiretti chiede che siano formalizzate da parte di tutti quelli che hanno avuto responsabilità le scuse ufficiali nei confronti del Consiglio dei Delegati, oggetto di una i rappresaglia senza precedenti ai diritti ed alla libertà di una classe dirigente impegnata in favore dei servizi al territorio e degli agricoltori. Per l’impegno forte e costante di tantissimi dirigenti Coldiretti, democraticamente eletti nei Consorzi di Bonifica, che quotidianamente lavorano nell’interesse generale dei territori e dell’agricoltura, chiediamo rispetto e collaborazione senza limitare le critiche costruttive da parte di chi è impegnato nelle Istituzioni locali e Regionale. La vicenda assurda consumatasi sul Consorzio ex Caulonia, connotata di arroganza politica e di oltraggio alle Istituzioni che si rappresentano, non è il modello da seguire poichè rafforza la convinzione che in Calabria si amministrano sudditi e non cittadini o peggio che possa prevalere il potere discrezionale di chi sta nel palazzo. La vittoria degli agricoltori di Coldiretti – conclude- spero consigli a ” Don Rodrigo e alla Papessa” di prendere atto della sconfitta e redimersi sul Consorzio di Bonifica.

calabriainforma.com

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