Sab. Apr 20th, 2024

– “Io non chiedo niente al Governo, chiedo solo giustizia, che chi ha violato le regole del gioco la paghi”. A dirlo è stato l’imprenditore Nino De Masi, che da anni vive sotto scorta dopo le denunce del racket delle estorsioni e protagonista della denuncia per usura di alcune banche. De Masi ha incontrato oggi il vice premier Luigi Di Maio ed il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede che hanno visitato la sua azienda a Gioia Tauro per poi partecipare ad una tavola rotonda con gli imprenditori Gaetano Saffioti, anche lui sotto scorta, e Pippo Callipo, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil della Calabria Angelo Sposato, Paolo Tramonti e Santo Biondo. “Questo governo – ha aggiunto De Masi – ci fa capire che la normalità è altro rispetto a quello che abbiamo visto fino ad oggi. Sono qua da 18 anni e nessuno mi ha mai calcolato. Ho scritto un mese fa al nuovo Governo e dopo due giorni sono stato convocato a Roma”. Rivolgendosi a Di Maio, De Masi ha poi sottolineato come la Calabria sia terra di “gente che emana dignità, anche se licenziata. Gioia Tauro è una bella scommessa ma se il Governo la gioca bene può darsi che le cose cambino. E’ necessario bonificare il territorio e dare prospettive a questa terra”. L’imprenditore ha anche annunciato l’intenzione di trasformare la sua azienda in una società per azioni con parte degli utili che andranno ai lavoratori.

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