Gio. Apr 18th, 2024

Il sindaco Mimmo Lucano annuncia il possibile dietrofront del governo sul sostegno al modello di accoglienza di Riace: abbiamo il dovere di resistere

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L’emergenza Riace potrebbe rientrare e ministero dell’Interno e Prefettura potrebbero a breve saldare il credito pregresso con il paese, amministrato dal sindaco Mimmo Lucano, diventato simbolo mondiale di accoglienza e integrazione. A dare l’annuncio è stato il sindaco, mercoledì sera ospite del movimento “Reggio non tace”. «Pare che qualcuno al ministero dell’Interno abbia finalmente letto le nostre controdeduzioni e si sia reso conto che non solo devono ripristinare i finanziamenti, ma devono anche restituire i crediti pregressi. Il processo è in itinere, ma pare che la situazione si stia normalizzando». Anche il Viminale di Matteo Salvini avrebbe dunque dovuto prendere atto che Riace ha i conti a posto. «Le borse-lavoro che ci hanno contestato per 6 anni sono state un esempio, un modello per aggirare le lungaggini burocratiche, poi hanno detto che non andavano bene. Ma adesso la verità comincia ad emergere», ha detto Lucano.
La soluzione è necessaria e urgente. Attorno ai progetti di accoglienza dei migranti, a Riace è rinato un borgo, è rinata l’economia, sono stati creati posti di lavoro che hanno consentito a giovani riacesi e migranti che sono diventati riacesi d’adozione di restare. Un modello che il taglio dei finanziamenti ha messo in affanno. «Con i 35 euro non abbiamo creato un modello di assistenza, ma di integrazione. Riace è la prova che attorno alle migrazioni può nascere un modello che fa progredire tutti. Per questo è pericoloso e va ostacolato, per questo noi abbiamo il dovere di resistere. Il tentativo di distruggere Riace è avvilente e sconvolgente, ma noi ci portiamo dietro il sogno di un altro mondo possibile. Non possiamo arrenderci e non possiamo fare errori perché abbiamo rispetto per tutti quei compagni che pensano che la politica possa essere qualcosa di migliore, che serve per costruire il bene di tutti».

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