Gio. Apr 25th, 2024

Si conclude a Catanzaro la 15esima edizione del Mgff ideato da Casadonte con il successo per “Easy” di Magnani e con una serata finale spumeggiante

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Vince “Easy”, simbolo del nuovo corso della commedia italiana, ma vincono un po’ tutti, al “Magna Graecia Film Festival”, che ieri sera ha chiuso i battenti nell’arena del porto di Catanzaro con una serata rutilante e spumeggiante. Un sipario che cala su un’edizione destinata a restare impressa per la qualità delle opere in concorso e per l’altissimo livello degli ospiti, tra cui “mostri sacri” del cinema mondiale come il regista Oliver Stone e l’attore più amato da Steven Spielberg, Richard Dreyfuss.

 

I PREMI Al Mgff sono, in conclusione, applausi scroscianti per “Easy” di Andrea Magnani, la storia di Isidoro, ex “enfant prodige” delle corse automobilistiche, ora ridotto a ragazzo depresso, e per la straordinaria interpreazione di Nicola Nocella, interpretazione che infatti non passerà inosservata. E’ l’opera prima di Magnani a colpire la giuria di prestigio presieduta dal regista paolo Genovese e composta da Valentina Lodovini, Pierfrancesco Favino,. Edoardo Leo, Dino Abbrescia. “Easy” trionfa in questa 15esima edizione del Mgff – si legge nella motivazione – «per un nuovo modo di rappresentare la commedia italiana, privilegiando meno la parole e dando maggiore spazio all’espressività corporea e alla mimica facciale». Miglior attrice è Isabella Ragonese in “Il Padre d’Italia”, del calabrese Fabio Mollo, «per essere riuscita a regalare a un personaggio essenziale e semplice una tridimensionalità inaspettata». Miglior attore è Nicola Nocella in “Easy” «per la sua capacità di aver dato vita a un personaggio desueto nel mondo del cinema con tratti distintivi e unici».
Migliore sceneggiatura a “Tito e gli alieni” di Paola Randi e Massimo Gaudioso «per la capacità di affrontare un argomento complesso come la perdita e i lutto con la semplicità di un linguaggio infantile e di una ambientazione inusuale sempre in bilico fra realtà e fantasia». Miglior regia a “Due piccoli italiani” di Paolo Sassanelli per aver confermato «la capacita di esprimere un immaginario visionario e una grande abilità nella direzione dei suoi attori»: per questo premio, dedicato alla memoria di un famoso regista catanzarese scomparso qualche anno fa, Giuseppe Petitto, Sassanelli poi ha ringraziato Francesco Colella, attore catanzarese co-protagonista in un film dai risvolti sociali molto profondi per l’attenzione dedicata ai valori dell’amore, dell’amicizia e della solidarietà. Premio speciale infine per il giovane regista catanzarese Alessandro Grande, vincitore del David di Donatello per il corto “Bismillah”.

LA SERATA FINALE La consegna dei premi ha rappresentato la punta di una serata finale piena di verve, condotta con la consueta maestria a Carolina De Domenico e impreziosita dalla presenza della ”madrina”, Anna Ferzetti, protagonista a sua volta di simpatici siparietti con il suo compagno Pierfrancesco Favino, “guest star” di questa 15edizione del Magna Graecia Film Festival, alla quale ha portato il suo contributo artistico il maestro orafo Michele Affidato e hanno fatto sentire la loro vicinanza anche le istituzioni, con i saluti del presidente del consiglio comunale Marco Polimeni, dell’assessore comunale Alessandra Lobello, dell’assessore regionale Angela Robbe e del consigliere regionale Baldo Esposito. Esilarante poi Favino, che, con una tenera imitazione di Aldo Fabrizi, ha rimarcato l’enorme piacevolezza della permanenza in terra Calabria invitando il patron del Mgff, Gianvito Casadonte, a «fare l’anno prossimo un festival bio o un festival chiamato solo “Graecia”, togliendo la parola “Magna”, perché altrimenti non si ha la lucidità poi per giudicare le opere». Così come molto suggestivo è stato l’intervento di Edoardo Leo, ormai volto tradizionale del Magna Graecia Film Festival: «Ricordo la prima edizione, con un palco molto scarno e un drappo che il vento si portava via e che Gianvito cercava di tenere fermo, mentre oggi questo Festival è oramai affermato a livello internazionale grazie al suo grande lavoro». E’ lui, Gianvito Casadonte, al tirar delle somme e legittimamente, il più emozionato di tutti e il più soddisfatto: «È stata bellissima edizione, grazie anche al travolgente affetto e all’amore dimostrato dal pubblico, al quale dedico questo evento», ha concluso il patron del Mgff prima di dare appuntamento «a presto».

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